Mortizzuolo, il cartello della discordia. “Mursòl” o “Mursuàl”? La parola ai residenti
MORTIZZUOLO, MIRANDOLA - Italia: altro che patria di "spaghetti e mandolini", come la vulgata estera ama definirci. Il nostro è invece il Paese dei mille e uno campanili, delle infinite diversità culinarie e, al contempo, linguistiche. Una vera e propria babele dialettale, quella che attraversa il nostro territorio, definendo tante identità culturali differenti, che da secoli coesistono in un mosaico ricchissimo, capace di cambiare sfumatura spostandosi solo di qualche chilometro. A questa "uniforme difformità" nazionale, obbedisce anche la nostra Bassa, che in quanto a specificità vernacolari non ha nulla da invidiare a nessuno.
Un tema, quello del dialetto, che è tornato prepotentemente in auge a seguito della decisione dell'amministrazione Greco circa la cartellonistica (ne abbiamo parlato QUI): toponimi espressi anche in mirandolese, su tutto il territorio comunale, al fine di riscoprire le radici linguistiche e risvegliare il senso di appartenenza. Si sa però che il tema identitario è particolarmente delicato, e un'interpretazione non ben ponderata dello stesso rischia, in una realtà variegata come la nostra, di suscitare malumori e perplessità.
Ne sa qualcosa Mortizzuolo, frazione mirandolese divisa fra la città dei Pico e San Felice, che si è vista conferire l'epiteto di "Mursuàl - Borg ad la Miràndla" (ne abbiamo parlato QUI): una definizione vera a metà, proprio per la posizione liminare della località. Il tema che sui social imperversa trova spazio anche nelle chiacchiere da bar.
E proprio al bar di Mortizzuolo siamo andati a vedere che aria tira. I cartelloni in dialetto piacciono o no? E quel nome in dialetto sanfeliciano che è stato messo sul cartello, diverso dal dialetto mirandolese, va bene oppure no?
Le risposte che abbiamo raccolto non sono esaustive. Perché così come la toponomastica divide in due il paese dal punto di vista geografico, divise in due sono anche le opinioni."Alcuni di noi abitano nel territorio di Mirandola, altri in quello di San Felice", ci hanno raccontato al centralissimo Bar Okay, "ma ci sentiamo comunque di Mortizzuolo. La questione dei cartelli in dialetto ha sicuramente suscitato discussione: da una parte, chi sostiene che abbiano un valore identitario, dall'altra, chi invece pensa sia uno spreco inutile di denaro.
Su una cosa però c'è l'accordo di tutti i mortizzuolesi:"I cartello, riportano la dizione corretta: qui diciamo Mursuàl, alla sanfeliciana".
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