Mirandola, respinta la mozione che chiedeva di rendere disponibile la documentazione del piano Aimag-Hera
MIRANDOLA - Nel corso della seduta di ieri, giovedì 27 marzo, del Consiglio comunale di Mirandola, è stata respinta la mozione presentata da Pd e Mirandola 50mila che chiedeva che fosse resa disponibile tutta la documentazione del piano Aimag-Hera. Di seguito, la nota stampa in merito di Giorgio Siena, consigliere comunale della lista Mirandola 50mila:
"Il Consiglio comunale di giovedì 27 marzo è stata la caricatura del consesso democratico di Mirandola. Era in odg la mozione di Mirandola 50mila e PD perché fosse resa disponibile tutta la documentazione del piano Aimag – Hera, che dovrà essere approvato dai consigli dei comuni soci. La mozione conteneva un elenco di documenti richiesti, vista una certa riluttanza, nascosta da pretesi patti di riservatezza, del CdA di Aimag che, lo ricordiamo, non è il proprietario della multiutility che per ora appartiene ai cittadini. Dopo la mozione presentata il 27 febbraio molta documentazione è stata consegnata e altro dovrà aggiungersi. All’atto della discussione è entrato da protagonista Guglielmo Golinelli che ben conosciamo: si aggiorna con i saggi di Vannacci e si esalta alle gesta di Trump e quindi nulla di inatteso se disprezza noi della minoranza, nonché gli alleati delle altre liste (semmai se ne accorgessero).
E’ desolante, invece, la sindaca Budri incapace, dietro la consueta logorrea di parole, di rendersi autonoma dal suo mentore Golinelli con il presidente del Consiglio comunale Tirabassi che avrebbe per compito (con tanto di stipendio mensile) di garantire il rispetto della minoranza, ma che, oltre ad apparire impettito con la fascia del comune a tutti gli accadimenti, di più non sa fare. Ieri sera, forse per la prima volta nella storia dei Consigli comunali, si è dovuta annullare una votazione lanciata con vizio di irregolarità. Conclusione: mozione respinta.
In ogni caso il cosiddetto “piano di rafforzamento di Aimag con Hera” conferma tutte le sue ombre. La cessione del patrimonio e del pieno controllo di Aimag in cambio della gestione della rete idrica provinciale, con perdite oltre il 30%, con il finanziamento di Hera a tasso fisso, sembra la resa totale alle, mai sottaciute, mire di Hera. Non si poteva fare di meglio? Forse. Ma per saperlo ci sono altre strade percorribili, fra queste la prima: Il principio della concorrenza per cui si chiede ad altri soggetti di avanzare proposte, anche per non correre il rischio di andare a Bologna “con il cappello in mano”. Cosa che potrebbe essere accaduta".
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