Mirandola, buco da 1,2 milioni di euro nel bilancio. Si teme per aiuti alle famiglie, fondi per sport e manutenzioni
MIRANDOLA - Un buco da 1,2 milioni di euro nel bilancio. Che vuole dire, si teme, togliere aiuti alle famiglie, fondi per sport e manutenzioni. Accade a Mirandola con il nuovo bilancio, secondo le stime dell'opposizione, che lancia anche una stoccata sui 9 mila euro spesi per la scritta Mirandola in Love messa in piazza nei giorni di San Valentino.
Provvedimento principe nella distribuzione delle risorse economiche, il bilancio comunale è stato discusso in consiglio lo scorso 25 febbraio: di ampia prospettiva temporale, il previsionale 2021-2023 indirizzerà gli investimenti nel prossimo triennio, delineando la ripartenza della città all'indomani dell'emergenza sanitaria. Ripartenza, rispetto alla quale le forze politiche del territorio hanno orientamenti fortemente contrastanti, emersi nel corso del dibattito consiliare: a risultare particolarmente spinosa, soprattutto la questione Mirandolexit, che a seguito della bocciatura ricevuta dal TAR si trova in una situazione di stallo. A questo proposito, è chiara la posizione della maggioranza, ribadita dal consigliere leghista Guglielmo Golinelli:
Un amaro boccone per la maggioranza, che tuttavia rivendica la propria attenzione nei confronti del mondo imprenditoriale. Prosegue Golinelli:Rimaniamo convinti che, nella formulazione del proprio giudizio, il TAR abbia commesso un errore. Per questo, come è noto, abbiamo fatto ricorso al Consiglio di Stato: in ogni caso, dati i rallentamenti, ci troveremo a dover versare a UCMAN 490mila euro, ai quali fra qualche settimana se ne aggiungeranno altri 290mila, come previsto dalla variazione del bilancio. Si parla di un totale di 780mila euro. A fronte di tale esborso, l'Unione non implementerà in alcun modo i servizi per i cittadini.
Già nel 2020, il Comune ha versato 185mila euro a 260 aziende del territorio. Nel 2021, i contributi cresceranno fino a 250mila euro. Naturalmente, non si tratta di cifre risolutorie, ma le amministrazioni locali non si possono sostituire allo Stato o alla Regione: in ogni caso, il nostro auspicio è che i famigerati ristori diventino veri e propri indennizzi. Non ci siamo dimenticati nemmeno delle start-up che, attraverso il progetto Start-Up Ready, potranno fruire di un fondo di 10mila euro.
Voce più sostanziosa del bilancio risulta quella inerente la ricostruzione, che consta di ben 12 milioni. Investimenti che riscuotono il plauso del deputato mirandolese:
Di questi fondi, ben 3 milioni sono risorse comunali, utili per il ripristino del decoro e della bellezza cittadina. Stiamo lavorando moltissimo per ricostruire il Teatro Nuovo, il municipio di Piazza Costituente, l'edificio dell'ex GIL, il palazzo della Milizia e le scuole elementari sulla Circonvallazione. Altresì, 530mila euro saranno destinati all'adeguamento sismico della materna di Viale Gramsci, 600mila alla manutenzione stradale e 530mila alla ristrutturazione dei cimiteri.
Golinelli spiega come non manchino nemmeno risorse indirizzate alla cultura e al rilancio del centro storico:
Ben 250mila euro sono stati destinati a manifestazioni ed eventi del centro storico, a cui si aggiungono 5mila euro utili per la pulizia di vetrine e negozi, 50mila in sostegno agli affittuari del centro e 10mila per l'ufficio turistico. Il capitolo cultura è poi particolarmente nutrito: 10mila euro andranno alla promozione del pensiero di Giovanni Pico, 60mila alle manifestazioni culturali tout court, 6mila alla Fondazione della Scuola di Musica e 39mila alle associazioni di volontariato che si spendono realmente per la comunità. Infine, affinché non si dica che i leghisti sono rozzi e ignoranti, 16mila euro sono andati alla promozione del libro.
L'impostazione del bilancio ha tuttavia scontentato fortemente l'opposizione, in particolare il Partito Democratico. Roberto Ganzerli ha spiegato come, stando ai calcoli, il provvedimento presenterebbe un notevole buco finanziario:
La maggioranza si è presentata in consiglio senza fornire il PEG (Piano Esecutivo di Gestione), il quale ci avrebbe consentito di ottenere una visione più chiara dei "conti". Tuttavia, dalla nota integrativa, abbiamo constatato che mancano all'appello 1,2 milioni di euro. Secondo le nostre stime, verranno meno 150mila euro di aiuti alle famiglie, 300mila da devolvere a sport e ambiente, e infine 600mila per le manutenzioni. Sono molto preoccupato perché a questi ammanchi occorrerà "mettere una pezza", o tagliando sui servizi, o scaricando nuove imposte sui cittadini. Non ci sono alternative. Inoltre, mancano azioni volte a sostenere in maniera significativa il commercio o le attività di ristorazione. L'amministrazione Greco ha semplicemente integrato le risorse regionali, senza erogare contributi a fondo perduto. Sono state anche copiate diverse nostre proposte, come la concessione gratuita dei plateatici ai bar. All'epoca del terremoto, il nostro impegno fu molto maggiore. In fin dei conti, i soldi stanziati dall'amministrazione Greco sono mera routine, allorché sono stati spesi ben 9mila euro per la scritta "Mirandola Love". Un'enormità, tenendo conto della resa estetica dell'installazione. Penso che l'attuale giunta abbia ancora molto da imparare su come si gestisce adeguatamente questa città.
Un'opinione, quella di Roberto Ganzerli, condivisa anche dalla collega di partito Alessandra Mantovani, che ha affidato a una nota scritta la propria stoccata all'assessore al Bilancio Giuseppe Forte:
Nel commentare l'approvazione del nuovo bilancio comunale sull'ultimo numero de L'Indicatore, l'assessore Forte ha chiarito in modo puntuale che questa Amministrazione non ha nessun progetto di sviluppo e di qualificazione della città perché le opere che si impegna a realizzare sono quelle pensate e preparate dalla precedente Amministrazione; che questa Amministrazione per i prossimi tre anni praticamente non farà investimenti; che non vi sono impegni importanti a sostegno della società civile organizzata (sport, volontariato sociale, cultura, frazioni, associazionismo) che sta vivendo invece una situazione drammatica. A sottolineare questo indirizzo e ribadirne quelle che sono, a suo avviso, le caratteristiche più significative e ‘virtuose’, Forte mette in grande evidenza la decisione di non fare ricorso all'indebitamento come elemento qualificante delle scelte della nuova Amministrazione. Probabilmente non si è accorto che l'Amministrazione comunale di Mirandola non ricorre all'indebitamento da 13 anni. A questo proposito non si può non sottolineare che la possibilità di non indebitarsi è uno dei risultati delle politiche di bilancio lungimiranti che le Amministrazioni di centro-sinistra hanno perseguito durante la loro gestione, con scelte fiscali che consentivano sia il finanziamento delle opere pubbliche sia il controllo delle spese nel rispetto di tutti i vincoli di legge. Così come da questa eredità positiva deriva anche la possibilità di finanziare le spese previste in bilancio senza aumentare il prelievo tributario, cioè le tasse per i cittadini. Un altro vanto di questa Amministrazione, posticcio come tanti dei risultati di cui si fregiano costantemente e che con un po’ di onestà intellettuale dovrebbero riconoscere per quel che sono: una rendita di posizione che viene dal passato. Quello che in definitiva si delinea da questo bilancio è il ritratto di una città ferma, che si chiude su stessa, isolandosi e impoverendosi, nella impasse aggiuntiva creata dal tentativo fallimentare di uscire dall’Unione che, tra errori palesi e contenziosi senza prospettiva che si trascineranno ancora a lungo, getta un’ombra di ulteriore incertezza su questo momento di grave difficoltà per tutti i cittadini, per le famiglie e per le aziende.
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