Socotec: gli occhi della diga
(Adnkronos) - Nel secondo episodio di “Number Ten”, il viaggio dentro le dieci eccellenze della Nuova Diga Foranea di Genova prosegue con una storia che si svolge sotto e sopra il livello del mare: quella di Socotec, la società incaricata del monitoraggio e dei rilievi del più grande cantiere marittimo d’Italia.
Se l’impresa dei sommozzatori Drafinsub (raccontata nel primo episodio di Number Ten) evocava un’avventura spaziale, il lavoro di Socotec richiama invece la precisione di un maestro artigiano. «Mi piace pensare al monitoraggio come all’opera di un sarto» racconta uno degli ingegneri dell’azienda al lavoro per il Consorzio PerGenova Breakwater guidato dal Gruppo Webuild.
Perché una diga non è mai un blocco unico, ma un insieme di elementi profondamente differenti: cassoni giganteschi che si comportano in modo diverso, terreno che deve essere controllato, previsto, compreso. È qui che entra in gioco Socotec. La società installa e gestisce l’intera rete di sensori sul fondale: piezometri, inclinometri e profilometri, strumenti sofisticatissimi in grado di rilevare le pressioni sotto il fondale marino, le deformazioni e gli assestamenti del terreno. Una fitta trama di nodi che comunica con una centralina madre, da cui i dati viaggiano verso i server per essere elaborati e trasformati in mappe, grafici e modelli.
L’altra parte del lavoro si svolge in mare, sull’imbarcazione “Implacabile”, dove i tecnici Socotec conducono rilievi per 12 ore al giorno, sette giorni su sette, monitorando la movimentazione delle chiatte, la quantità di ghiaia versata, le operazioni di demolizione e ricostruzione del fondale.
«In pratica siamo gli occhi della diga» spiega uno degli ingegneri. Gli occhi che guardano ciò che nessuno vede, sotto la superficie del mare, nei sedimenti profondi, nelle linee invisibili del fondale che cambiano giorno dopo giorno.
Con questa storia, “Number Ten” prosegue così il racconto delle eccellenze che rendono possibile la costruzione di una delle opere più complesse mai realizzate in Italia. La Nuova Diga Foranea – lunga 6 km e capace di accogliere navi fino a 400 metri di lunghezza – ridisegnerà il futuro del porto di Genova, rafforzando la competitività del Mediterraneo rispetto ai grandi hub del Nord Europa.
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