Renato Candini da aspirante e quasi medico a “dottore del fotovoltaico”
CAVEZZO - La globalizzazione ha messo a dura prova le piccole imprese e il lavoro artigiano, ma alcuni mestieri non conoscono crisi, anzi la domanda di professionisti qualificati in alcuni settori è molto alta, ma è difficile trovare mano d'opera qualificata.
È il caso di idraulici ed elettricisti che spesso sono difficili da reperire e con tempi di attesa spesso lunghi.
Nonostante le opportunità e la richiesta di queste figure professionali, non sempre però, i giovani sono interessati a svolgere questi lavori oppure a diventare artigiani in proprio.
Renato Candini 51 anni di Cavezzo, dopo aver lavorato diverso tempo come dipendente nel settore elettrico, quando l’azienda è andata in crisi e lui si è trovato in cassa integrazione, ha deciso di rischiare per realizzare il sogno di mettersi in proprio.
Dopo essersi licenziato come dipendente, è diventato imprenditore aprendo S.O.S. Luce, azienda specializzata nel fotovoltaico, tanto da diventare “il dottore del fotovoltaico”.
“Nel 1993 ho conseguito il diploma di perito elettrotecnico a Mirandola – ricorda Candini -. Il settore mi piaceva, ma tra la quarta e la quinta superiore mi sono chiesto se l’elettricità fosse il mio futuro. In realtà, mi aveva sempre affascinato la medicina. In particolare mi sarebbe piaciuto diventare anatomo- patologo, il medico legale che esegue le autopsie. Così ho provato ad entrare alla facoltà di Medicina, ma non sono riuscito a superare il test d’ingresso, quindi mi sono iscritto ad ingegneria biologica. L’anno seguente, ho ritentato il test di medicina e l’ho superato. In tre anni ho dato ben 27 esami, poi sono dovuto partire per il servizio militare. Una volta tornato, qualcosa è cambiato e ho deciso di andare a lavorare come dipendente nel settore elettrotecnico. Ho fatto l’operaio, poi mi sono occupato di controllo qualità per elettrodomestici, successivamente ho lavorato in un’azienda di piattaforme aeree e infine, per tre anni mi sono occupato di quadri elettrici. Nel frattempo facevo il volontariato per la Croce Blu e l’Avis Cavezzo. Nel 2008, l’azienda in cui ero dipendente è entrata in crisi e mi hanno messo in cassa integrazione”.
In una situazione di difficoltà lavorativa e di incertezza sul futuro, non è facile rimettersi in gioco. Invece, questa per Candini è stata una grande occasione per realizzare il suo sogno di diventare artigiano.
“I lavori che avevo fatto finora erano molto ripetitivi, mi sentivo un’aquila in gabbia – ricorda -. Quindi, mi sono licenziato e mi sono messo in proprio come artigiano aprendo “S.O.S. Luce”. Ho iniziato come elettricista, con la peculiarità che rispondevo alle chiamate di intervento nel giro di poche ore. Nei due anni in cui sono stato in cassa integrazione ho seguito un corso sul fotovoltaico e mi sono specializzato, diventando “il dottore del fotovoltaico” e continuando anche a fare l’elettricista. E da allora non mi sono più fermato”.
Dal 2021, Candini è iscritto al “Circolo degli Elettricisti Illuminati”, svolgendo corsi di aggiornamento e incontri, ma è anche diventato insegnante di fotovoltaico, energy manager e.…scrittore.
“Insegno la materia del fotovoltaico a Modena ai ragazzi di terza e quarta della Città dei Ragazzi – racconta Candini -, ma esamino anche gli studenti delle scuole degli istituti dell’Emilia Romagna come EAPQ (Esperto Area Professionale Qualifiche). L’esame consiste in una prova scritta, una pratica e l’orale. Tengo anche webinar per adulti e da agosto 2023 sono amministratore del gruppo Facebook “Mondo del fotovoltaico”, che conta circa 9mila iscritti. Inoltre, i primi di maggio esce il mio libro “Il dottore del fotovoltaico”.
Per quanto riguarda la vita privata, nel 2001 Candini si era sposato e poco dopo erano nati Elia e Jenny che oggi hanno rispettivamente 22 e 20 anni. A cambiare gli equilibri ha contribuito anche il terremoto del 2012.
“Vivevo a Massa Finalese con la mia famiglia – ricorda -, il sisma ha danneggiato la casa e siamo rimasti fuori due anni. Siamo rientrati a maggio 2014. Per un periodo abbiamo vissuto dai suoceri. Con mia moglie, però, non era più come prima, quindi ci siamo separati e io sono tornato a vivere a Cavezzo”.
Nel 2015, Candini ha conosciuto Paola e ora lavorano insieme in S.O.S. Luce.
Un altro momento difficile per le persone e per molte attività è stato il Covid.
“Nel mio caso, la pandemia non ha influito sugli affari – spiega Candini -, perché ero un elettricista e come codice Ateco ero tra coloro che potevano lavorare senza difficoltà”.
“Se devo fare un bilancio fino a qui – conclude Candini – è molto positivo. C’è chi mi chiede se sono dispiaciuto per non essere diventare medico. In fondo no, perché in realtà ho il mio “camice”: sono diventato “il dottore del fotovoltaico”. Sono contento della scelta fatta. Lavoro tantissimo, ho clienti nel Modenese, Reggiano, Bolognese e Ferrarese. Quello che mi differenzia dalla concorrenza è la specializzazione esclusiva e completa nel fotovoltaico, fatta di esperienza e affidabilità, supportata da un approccio professionale e umano”.
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