Qui, dove sono tutte donne. Anzi, “leonesse”: intervista a Laura Casarini, presidente Lions Club Carpi
CARPI - Oggi parliamo con Laura Casarini, presidente del Lions Club Carpi A. Pio, uno tra i pochi club d’Italia composto interamente da donne. Casarini ci offre uno sguardo approfondito sulle sfide e le opportunità che il club sta affrontando, nonché sull’impegno dei Lions per la comunità locale.
Buongiorno Laura, grazie per averci concesso questa intervista. Innanzitutto, ci racconti come è nato il Lions Club Carpi e quali sono le sue peculiarità.
Buongiorno e grazie a voi. Il Lions Club Carpi è stato fondato in un contesto in cui i club Lions erano tradizionalmente composti da soli uomini. Negli anni '80, il Lions International ha riconosciuto l'importanza del contributo femminile e ha aperto le porte alle donne. Così, alcune di noi nel 1984, imprenditrici e professioniste, tramite il Lions club Carpi Host, nostro padrino, hanno deciso di formare un club di Lionesses, che però non aveva una totale autonomia dal club padrino. Nel 1987/88, quando è diventato ufficiale questo riconoscimento da parte del Congresso Internazionale, si è fondato il club Lions Carpi A. Pio. La peculiarità del club femminile nasce dalla sua storia. Oggi siamo un gruppo di 30 donne e, nonostante il club stia invecchiando come un po' tutti i club Lions, stiamo cercando di attrarre nuove socie.
Quali sono le principali attività del club e come contribuite alla comunità locale?
Il nostro impegno si concentra su vari aspetti del servizio comunitario. Faccio giusto un paio di esempi. Fin dalla sua fondazione nel 1918, il Lions ha sostenuto i non vedenti, ad esempio attraverso la creazione di scuole per cani guida. Oggi, in caso di calamità, siamo sempre presenti per offrire supporto proprio grazie ad essi. E ancora, organizziamo raccolte fondi, destinando i proventi ad associazioni locali come Alice, Ushac e Gafa, ma anche attraverso una donazione di una serra per i ragazzi con problematiche della coop Nazzareno, o l’acquisto di una casetta in legno per una famiglia di terremotati di Amatrice, o Service come “l’ambliopia”, dove l’anno scorso tramite medici ed ortottici volontari, abbiamo visitato circa 1700 bambini delle scuole dell’infanzia delle terre d’Argine, ma anche tramite un concorso internazionale per le scuole medie “Un poster per la pace”. I progetti portati avanti in questi quasi 40 anni di attività sono davvero tantissimi ed è qui impossibile citarli tutti.
Recentemente avete collaborato con altri club per discutere del ruolo della donna. Ci parli di quest'iniziativa.
Sì, a ottobre in collaborazione con i club Reggio Emilia, Fabbrico, Rolo e Reggiolo abbiamo organizzato il convegno: “Il ruolo della donna nella crescita economica e sociale dal dopoguerra ad oggi” con il contributo del professor Mosconi, docente di Economia e politica industriale, la dottoressa Minutoli, viceprefetta di Reggio Emilia ed una tavola rotonda con le imprenditrici Anna Molinari (Blumarine), Deanna Ferretti Veroni (archivio storico Modateca Deanna), Roberta Anceschi (titolare di Simet, presidente di Unindustria Reggio Emilia) e l’onorevole Ilenia Malavasi (componente della XII Commissione Affari sociali). Capire il passato e l’emancipazione della donna dal 900° ad oggi è di fondamentale importanza per ritrovare una strada che ci riporti verso la crescita del nostro territorio. Il sostegno alle donne è diventato un tema di grande rilevanza soprattutto per quanto riguarda la violenza. lo scorso autunno abbiamo donato al Centro Antiviolenza Vivere donna un "Servizio di Doposcuola per Figli e Figlie delle Donne Ospiti delle Case Rifugio". È fondamentale creare spazi sicuri e fornire supporto psicologico, specialmente per i figli coinvolti.
Come intendete coinvolgere i giovani nel vostro lavoro?
Puntare sui giovani è una delle nostre priorità. Abbiamo avviato progetti specifici con borse di studio per ragazzi meritevoli delle scuole superiori ed in collaborazione con il Carpi Host ed i Leo club un concorso di idee intitolato “Start up and new generation” con la premiazione delle 5 idee più innovative, ma anche finanziando una parte di una spedizione archeologica in Oman, in collaborazione con l'Università di Bologna, organizzando poi una conferenza a Carpi sul tema, per le classi 4° e 5° delle scuole superiori di Carpi e Correggio. Vogliamo ispirare le nuove generazioni e dimostrare che ci sono molte opportunità per contribuire al bene della comunità.
Laura, grazie per il suo tempo e per il prezioso lavoro che il Lions Club Carpi A. Pio sta facendo per la comunità.
Grazie a voi. Siamo sempre aperti a nuove collaborazioni e a chi desidera unirsi a noi per fare la differenza.
- Il trasporto pubblico che vorrei, le associazioni lo disegnano con Amo
- Mercato libero, Emilia-Romagna in linea con la media nazionale sulla luce, mentre il gas cresce meno che nel resto d'Italia
- Unimore ha conferito il titolo di professore emerito a Sonia Bergamaschi e Luigi Grasselli
- Modena parla inglese, boom di turisti stranieri in Acetaia comunale
- Sonia Bonfiglioli designata nuova presidente di Confindustria Emilia per il quadriennio 2025-2029
- Autobus, dal 23 aprile a Modena 50 corse in più sulle linee 1, 7 e 8
- Strada deformata, limite dei 30 km/h sulla via Giardini tra Maranello e Serramazzoni