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10 Maggio 2025
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Pellegrini, botta e risposta con tifosi di Sinner: “Non chiedo scusa”

(Adnkronos) - Le parole di Federica Pellegrini sul caso doping che ha riguardato Jannik Sinner continuano a far discutere. L'ex nuotatrice azzurra aveva fatto trasparire più di qualche dubbio su come era stato gestito il caso Clostebol del tennista altoatesino affermando, nell'intervista a La Repubblica, che "la sua vicenda sia stata trattata diversamente dal 99% dei casi". I sostenitori del numero uno del mondo, ma non solo, si sono scagliati contro l'olimpionica sui social, dando vita a veri e propri botta e risposta. Un utente ha chiesto a Pellegrini quando avesse intenzione di chiedere scusa a Sinner, ricevendo per risposta un "ma perché?! Mica l’ho offeso" e, ancora, "non credo di aver sbagliato ma forse di essere stata troppo generica… in una domanda su tutta l’intervista che parlava d’altro non poteva essere altrimenti". Un altro chiedeva di mostrare maggior rispetto per l'uomo, un'accusa a cui l'ex nuotatrice ha ribattuto con "che ho detto contro la persona?!".  Analizzando poi più nel dettaglio il caso doping che ha riguardato Jannik, Pellegrini ha ribadito di non aver mai parlato di "somministrazione", e di non aver mai "detto che Sinner si è dopato volutamente e con un rendiconto. Fidati che se lo pensassi non avrei problemi a dirlo", invitando poi gli utenti a leggere con maggiore attenzione l'intervista. Pellegrini ha inoltre affermato che "riconosco anch’io la sua non responsabilità in prima persona… mai detto il contrario", e di non aver "mai ritenuto Jannik colpevole di aver fatto uso di doping in prima persona", continuando nel dire che "su questo tema specifico potremmo aprire un dibattito, ma sarebbe troppo complesso. Sicuramente il protocollo qualcosa ha toppato altrimenti la Wada non si sarebbe messa in mezzo".  Tutto è nato dall'intervista a La Repubblica in cui Pellegrini parlava del caso doping di Sinner: "Giusto difendere Jannik ma è stato trattato in modo diverso rispetto a tutti gli altri casi perché tanti hanno pagato una negligenza nell'uso di un farmaco: è giusto perché il doping si combatte così", ha detto l'olimpionica. "Jannik è molto amato e dunque viene difeso sotto ogni aspetto, a prescindere, e questo lo trovo giusto. Ma credo che la sua vicenda sia stata trattata diversamente dal 99% dei casi", ha detto Pellegrini, "non tutti sanno come funziona per un atleta soggetto a controlli antidoping a sorpresa e in competizione durante tutto l’anno. Bisognerebbe spiegare questa cosa per spiegare il caso Sinner. Gli atleti vivono con un pensiero costante, quello di dover fornire un’ora di slot di reperibilità ogni giorno della vita anche quando sono in vacanza per consentire all’antidoping di andarli a trovare dovunque siano". Pellegrini aveva già risposto alle critiche con un tweet sul suo profilo X: "Rimango della mia pacata opinione", ha scritto Pellegrini, "nonostante il vostro modo di porvi nei miei confronti continui ad essere aggressivo/repressivo. Non ho altro da aggiungere ---sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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