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10 Maggio 2025
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Mirandola, Valeria Golino, Massimo Cacciari, Beppe Severgnini, Antonella Viola e Vittorino Andreoli tra gli ospiti del Memoria Festival

MIRANDOLA - Sono le Isole del pensiero, della scienza, della letteratura, dell’arte, quelle esplorate dal Memoria Festival, la manifestazione promossa e organizzata dal Consorzio del Festival della Memoria, da quest’anno in collaborazione con le case editrici del gruppo Mondadori Libri, che torna a Mirandola da venerdì 6 a domenica 8 giugno e anticipa oggi, mercoledì 9 aprile, alcuni dei suoi protagonisti. Tre giorni di dialoghi, presentazioni, mostre e spettacoli in cui navigare tra gli arcipelaghi del sapere lambendo il tema portante della decima edizione, omaggio a Ernesto Franco. Autore di libri come Isolario (1994) e Storie fantastiche di isole vere (2024, entrambi Einaudi), per nove anni ha presieduto il Comitato Scientifico del Consorzio del Festival – ruolo assunto alla sua scomparsa da Enrico Selva Coddè, vicepresidente e amministratore delegato Mondadori Libri – che lo ricorda dedicandogli un reading-spettacolo durante la serata inaugurale. Il programma completo sarà presentato a Mirandola martedì 6 maggio alle ore 10:30.

Fedele al carattere politematico che da un decennio lo caratterizza, il Festival propone un percorso di incontri che vede nell’analisi e nel racconto dell’esperienza umana – reale o immaginaria, fisica o spirituale, presente o passata – uno dei suoi principali snodi. E proprio al passato guardano due dei protagonisti di cui vengono anticipati i nomi, entrambi pronti a far rivivere le atmosfere degli anni ’80 che fanno da sfondo ai romanzi da cui si articolano i loro incontri: Edoardo Albinati e Viola Ardone. Il primo, premio Strega nel 2016, a partire dalla fitta rete di storie e personaggi al centro delle quasi 700 pagine de I figli dell’istante (Rizzoli, 2025), la seconda raccontando le vicende della famiglia di Fausto Meraviglia (da cui il titolo La grande meraviglia, Einaudi 2023), giovane psichiatra all’epoca dell’entrata in vigore della legge Basaglia. E di vita sono popolati i racconti di Un buon posto in cui fermarsi (Einaudi, 2023), in cui Matteo Bussola indaga una parte dell’universo maschile, quella degli uomini fragili che fanno delle proprie debolezze una risorsa, e il romanzo La ragazza di Savannah (Mondadori, 2025), a partire dal quale Romana Petri restituisce al pubblico il ritratto di una delle più lucide narratrici americane del secolo scorso, Flannery O’Connor, ricordata al Festival a cento anni dalla sua nascita.

Tra le isole a cui il Festival approda c’è quella del cinema e, in particolare, del cinema visto attraverso lo sguardo femminile: Valeria GolinoAlba RohrwacherVanessa ScaleraPiera Detassis e Francesca Cima, accompagnate dal critico e storico del cinema Gian Piero Brunetta, veleggeranno nelle meraviglie e tempeste della settima arte, tra recitazione, produzione e critica.  E continuando la navigazione si raggiungono isole di parole, come quelle in cui si muove Jhumpa Lahiri, perfettamente a suo agio con le proprie e quelle altrui: narratrice e traduttrice con una lunga serie di premi all’attivo in entrambe le categorie e una laurea honoris causa in “Specialized translation” all’Università di Bologna, mostrerà ampiezza e complessità dei due lati dello scrivere alternando ricordi personali ed esperienze professionali. Due categorie, queste, da cui attinge anche un altro ospite: il giornalista e scrittore Beppe Severgnini, che in Socrate, Agata e il futuro (Rizzoli, 2025) mescola alle esperienze di una vita la saggezza matura dei grandi pensatori e quella inconsapevole della nipotina di due anni, e che al Memoria Festival propone un prontuario su come invecchiare con filosofia per non diventare “anziani insopportabili”. Resta nella patria di Socrate Silvia Romani, una delle più autorevoli voci nel campo della mitologia, che ispirata dal tema di questa edizione della manifestazione invita a viaggiare tra le isole di Creta e quella di Nasso sulle tracce di Arianna e del suo proverbiale filo, mentre Elisabetta Moro, saggista e docente universitaria di antropologia culturale, punta verso Napoli, svelando miti e leggende della Città che nasce da un’isola, titolo del reading-spettacolo che la vede protagonista.

E se a rifarsi al mito è anche Vittorino Andreoli, tra i più noti psichiatri contemporanei, che parte da Narciso per scandagliare Le Isole della psiche tra autismo e isolamento famigliare, il collega, scrittore e terapeuta ugualmente noto Vittorio Lingiardi, si addentra nel cervello umano e lo racconta, insieme a tutti gli altri organi, accompagnando nella conoscenza di quel Corpo, umano (Einaudi, 2024) che è “il nostro io, ma anche il primo tu”. A interpretare alcuni brani del libro, l’attrice Federica Fracassi, volto di cinema, televisione e teatro, accanto all’autore anche durante il ricordo a Ernesto Franco insieme ai colleghi e amici Mauro Bersani e Lina Bolzoni. Critica letteraria e storica della letteratura, quest’ultima inquadrerà il tema portante di questa edizione approfondendo uno dei migliori isolamenti possibili, la lettura, attività costante e decisamente famigliare, al pari della scrittura, a un’altra ospite: Anna Katharina Fröhlich, che sotto il segno dei libri ha visto nascere la propria intensa storia d’amore con Roberto Calasso, ripercorsa al Festival. Trent’anni dopo il loro incontro alla Fiera del Libro di Francoforte del 1995, la scrittrice ricorda gli anni trascorsi accanto all’editore, intessendo La trama dell’invisibile (Mondadori, 2025) fatta di preziosi ricordi e memorie private.

Atolli di sapere piccoli e grandi, che il programma del Festival esplora nelle sue più ampie diramazioni, da quelle filosofiche, con ospiti come Massimo Cacciari che ha utilizzato proprio L’Arcipelago come titolo di un saggio attuale oggi più che mai sulle “declinazioni d’Europa” (Adelphi, 1997) e Matteo Saudino che con il canale YouTube BarbaSophia ricorda agli oltre 350.000 iscritti che fare filosofia è un atto di ribellione, a quelle accademiche, ripercorrendo la storia dei primi cento anni dell’Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani nel febbraio 1925 con Massimo Bray, attuale direttore generale, e Sandro Cappelletto, direttore scientifico del volume Musica per la collana Il contributo italiano alla storia del pensiero (Istituto della Enciclopedia Italiana, 2018), e ancora a quelle geopolitiche, grazie alle testimonianze delle Vite al fronte (Rizzoli, 2025) del giornalista e analista Luca Steinmann, tra il Donbass e il Libano, la Siria e il Nagorno Karabakh e scientifiche con La rivoluzione della cura. Un viaggio nella scienza che sta cambiando la medicina (Einaudi, 2025), guidati dall’immunologa, divulgatrice e docente Antonella Viola e dal medico e docente Alessandro Aiuti. Ma non finisce qui, perché tra gli appuntamenti anticipati ce ne sono due dedicati a bambini e bambine, ragazze e ragazzi: lo spettacolo teatrale Toma e Carolina, inno all’amicizia e al potere dell’immaginazione, e l’avventurosa Storia di Topino (Mondadori, 2025), la tenera fiaba sul crescere portata al Memoria Festival da Sveva e Cristiano Sagramola.

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