Mirandola, studenti polacchi ospiti dell’istituto “Galilei” per apprendere i segreti della robotica
MIRANDOLA - In attesa dei campionati nazionali di robotica in programma a maggio, in questi giorni la scuola superiore “Galilei” di Mirandola ha ospitando un gruppo di studenti polacchi, dell’istituto tecnico PCKZiU di Wosdzislaw, arrivati nella Bassa per apprendere i segreti per programmare il robot Nao.
Grazie ad un progetto di scambio internazionale, Emilia, Nathan, Alek e Pawel, accompagnati dal loro prof Mirek, stanno trascorrendo gli ultimi giorni di insegnamento e affiancamento con gli studenti del “Galilei” e il prof Alberto Michelini che l’anno scorso era stato ospitato dalla scuola grazie ad un progetto Erasmus.
Un’esperienza formativa e di crescita per i ragazzi di entrambi gli istituti che si sono confrontati sul tema della robotica dialogando in lingua inglese.
Emilia, Nathan, Alek, Pawel e il prof Mirek si sono detti molto soddisfatti dell’esperienza in Italia.
“Siamo molto contenti perché stiamo apprendendo i segreti della programmazione del robot Nao – spiegano -. Ci piacerebbe partecipare il prossimo anno ai campionati di robotica. Negli istituti tecnici polacchi, le attività tecnico-pratiche iniziano fin dal primo anno e gli studenti vengono mandati a svolgere stage all’estero in paesi come Germania, Portogallo e Turchia. Un punto in comune con l’Italia? Anche da noi le studentesse che scelgono gli istituti tecnici sono poche”.
Era la prima volta che gli studenti venivano in Italia, ma vorrebbero tornare perché oltre all'accoglienza, hanno apprezzato l'ottimo cibo emiliano.
Nel loro soggiorno a Mirandola, gli studenti e il prof Mirek, oltre a lavorare e studiare a contatto con i colleghi del “Galilei”, hanno visitato alcune aziende del territorio, il tecnopolo e il museo Ferrari.
“Anche per la nostra scuola, l’esperienza è stata importante - racconta il prof Michelini -. Nella programmazione dell’umanoide Nao noi abbiamo spiegato i segreti appresi, loro ci hanno aiutato a mettere a punto soluzioni nuove per dialogare con il robot. Loro vorrebbero partecipare l’anno prossimo ai campionati di robotica e noi siamo contenti di dargli una mano. Inoltre, è stata l’occasione anche per parlare in inglese. Non sono mancate alcune difficoltà, ma alla fine siamo riusciti a capirci...Come spiegato dai ragazzi, anche in Polonia le studentesse degli istituti tecnici sono molto poche, 1-2 per classe, però queste scuole sono ben attrezzate e ricevono investimenti statali ed europei. Gli studenti che escono da questi istituti sono molto preparati per il mondo del lavoro. Ci piacerebbe continuare questi scambi e magari fare un gemellaggio”.
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