Concluso a Medolla l’incontro formativo della Federazione Italiana Scuole Materne
MEDOLLA - Nel pomeriggio del 10 aprile, presso il Polo per l’Infanzia "Laura Benassi" di Medolla, si è tenuto un incontro formativo particolarmente partecipato e coinvolgente, promosso dal Coordinamento Pedagogico FISM di zona.
L’evento, curato dalla coordinatrice pedagogica di rete, Roberta Di Natale, insieme ai coordinatori interni dei singoli servizi educativi associati a FISM, ha rappresentato la fase conclusiva di un progetto realizzato grazie ai contributi regionali per il miglioramento dei servizi educativi 0-6 anni (LR 26/2001). L’iniziativa ha visto la partecipazione quasi completa di educatrici e insegnanti della rete FISM distrettuale, che comprende quattro nidi e nove scuole dell’infanzia paritarie.
Dopo un’accoglienza calorosa e una plenaria introduttiva dedicata al tema delle sezioni eterogenee come scelta educativa consapevole e inclusiva, i partecipanti si sono suddivisi in gruppi di lavoro, condotti con grande professionalità da alcuni coordinatori dei servizi educativi: Carlotta Casacci (Polo per l’infanzia Don Adani, Mirandola), Carione Marco (Polo per l’infanzia San Vincenzo de’ Paoli, Cavezzo), Paltrinieri Vanja (Scuola dell’infanzia Muratori, Concordia), Tromba Elisa (Scuola dell’infanzia Santa Maria ad Nives, Quarantoli) e Bregoli Rossella (Scuola dell’infanzia Maria Assunta, San Prospero).
I gruppi hanno lavorato in modo costruttivo e partecipato, approfondendo il tema a partire dai contributi teorici della Dott.ssa Omizzolo – già al centro del percorso formativo annuale – e dalle esperienze più recenti condotte con gli esperti del Circo della Farfalla -focalizzate sull’allestimento intenzionale degli spazi educativi- e condivise, in ottica di sistema integrato 0/6, con le altre realtà educative del territorio (nidi comunali e scuole infanzia statali). È così emerso come l’approccio volto a sostenere l’eterogeneità sia capace di valorizzare le differenze individuali di ogni bambino, spostando lo sguardo educativo dall’età anagrafica alla persona nella sua unicità. Particolare attenzione è stata inoltre riservata al ruolo dello spazio come “terzo educatore”, capace di promuovere relazioni, autonomie e apprendimenti tra pari di età diverse.
A partire da queste riflessioni, durante i lavori di gruppo sono stati elaborati indicatori utili a rendere l’eterogeneità una pratica educativa concreta, sostenibile e rinnovabile nel tempo. Tali strumenti sono stati condivisi nella fase conclusiva di restituzione plenaria e saranno successivamente rielaborati in un documento unitario, che verrà messo a disposizione dei singoli servizi educativi della rete FISM come patrimonio educativo comune.
L’incontro si è concluso con un momento conviviale: un “aperitivo pedagogico” informale – durante il quale il confronto si è protratto ben oltre l’orario previsto per la chiusura della formazione – e con la possibilità di visitare gli spazi del servizio ospitante. Questa fase finale ha rappresentato non solo un’ulteriore occasione di scambio e confronto tra professionisti, ma anche una testimonianza tangibile del valore aggiunto che una rete solida e collaborativa è in grado di generare. Il senso di ispirazione, motivazione e appartenenza emerso tra i partecipanti ha confermato quanto il lavoro condiviso, sostenuto da un dialogo costante tra scuole e nidi, possa alimentare una cultura educativa viva, capace di evolversi nel tempo e rispondere con sempre maggiore consapevolezza e competenza ai bisogni dei bambini e delle loro famiglie.
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