Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Modena aut. 20/2017
11 Maggio 2025
Testata Giornalistica reg Trib. MO aut. 20/2017

Batterio gli ‘mangia’ la carne, operazione al Gemelli gli salva gamba e piede

(Adnkronos) - Un mix di batteri 'mangia-carne' lo aveva infettato dopo una banale ferita cutanea, consumandogli buona parte di una gamba fino alla caviglia. Onya (nome di fantasia) è stato a un passo da perdere l'arto, il piede e la vita stessa, pericolo scongiurato grazie a un complesso intervento eseguito da un team di ortopedici e chirurghi palastici al Policlinico Gemelli di Roma.  I medici hanno ricostruito al giovane, di origini nigeriane, intere parti di ossa, muscoli e pelle. Le operazioni hanno avuto successo. A distanza di 1 mese Onya cammina con le stampelle e vive in una casa famiglia, assistito dai servizi sociali.  Emigrato dalla Nigeria e approdato sulle coste della Calabria nel 2017, Onya è stato accolto in Italia e dopo qualche mese gli è stato offerto un lavoro da operatore ecologico in una città del Lazio, raccontano dal Gemelli. L'inizio di una nuova vita, spezzata sul nascere da un incidente. Mentre andava a lavorare, il giovane finisce con la gamba destra dentro una buca coperta da un compensato di legno e riporta una brutta ferita. Per lui inizia un'odissea tra vari ospedali: visite, interventi parziali e tanti antibiotici, finché Onya arriva al Pronto soccorso del Gemelli. La diagnosi è di osteomielite post-traumatica, una grave infezione ossea che coinvolgeva gran parte della tibia e della caviglia della gamba destra, contratta a seguito di quel trauma iniziale apparentemente banale e causata - come rileveranno i tamponi colturali profondi - da una serie di batteri mangia-carne (flesh-eating): dallo Stafilococco aureus all'Escherichia coli, passando per tanti altri, che in pochi mesi avevano devastato la cute e i muscoli del giovane, fino a intaccare l'osso.  In casi come questi gli antibiotici non bastano più, serve la chirurgia per rimuovere le parti infette e l'ampuazione e un pericolo concreto. Onya però non ne vuole sapere. I medici provano a convincerlo, ma lui è irremovibile e così l'ortopedico Carlo Perisano e la chirurga plastica Elisabetta Pataia gli propongono una soluzione alternativa: proveranno a rimuovere tutta l'infezione, che significa asportare la parte inferiore della gamba e parte della caviglia, per poi ricostruire il tutto. "Una vera e propria impresa durata circa 1 anno" con "vari interventi, mai descritta prima in letteratura - si legge in una nota - che ha restituito a Onya la sua gamba".  Spiega Perisano, ricercatore in Ortopedia e Traumatologia all'Università Cattolica del Sacro Cuore e dirigente medico presso la Uoc di Ortopedia e Traumatologia della Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs: "In una prima fase abbiamo resecato quasi tutta la tibia del paziente sotto il ginocchio e l'astragalo, per rimuovere tutti i focolai di infezione. Successivamente abbiamo messo un sostituto temporaneo dell'osso, cioè uno spaziatore cementato e antibiotato, al fine di far guarire i tessuti e ridurre il rischio di re-infezione. Dopo 4 mesi di terapia antibiotica, abbiamo iniziato un percorso di ricostruzione ossea". Inizialmente è stato fatto un tentativo di allungamento dell'arto con un fissatore esterno. "Si tratta di un intervento particolare - descrive l'ortopedico - consistente nell'osteotomia della parte di tibia rimanente e nella distrazione dei 2 monconi ossei (il gap osseo era di circa 20 cm), per permettere all'osso neoformato di crescere tra le porzioni di osso residue. In questo modo abbiamo recuperato 10 centimetri di osso; tanti, ma non sufficienti a ricostruire la parte mancante di tibia".  E' stato quindi necessario modificare la strategia chirurgica. Per dare un'adeguata copertura cutanea e permettere all'osso sottostante di rigenerarsi e guarire, l'équipe multidisciplinare di ortopedici e chirurghi plastici ha effettuato dunque un delicato intervento, definito come "del tutto inedito". Illustra Pataia, docente di Chirurgia ortoplastica in Cattolica e chirurgo plastico nella Uoc di Ortopedia e Traumatologia del Gemelli: "Abbiamo effettuato una ricostruzione complessa prelevando 3 lembi, un muscolo-cutaneo dalla coscia e 2 ossei da entrambi i peroni del paziente. Successivamente, questa sorta di patchwork osseo-muscolo-cutaneo è stato collegato con tecnica microchirurgica. Si tratta di un sistema detto 'lembo-chimera', che consiste nel collegare un lembo muscolo-cutaneo al vaso arterioso della gamba ricevente, per poi collegare tra di loro i restanti lembi. In pratica il primo lembo alimenta l'altro, attraverso una serie di connessioni vascolari realizzate al microscopio, che partendo da un solo vaso ha consentito di alimentare 3 lembi diversi". Utilizzando infine il perone della gamba sana e quello della gamba malata, Perisano ha ricostruito la parte mancante della tibia e l'astragalo del paziente, fissando il tutto con delle viti ortopediche e mettendo a protezione un fissatore esterno circolare, per permettere la guarigione dei tessuti e far consolidare le parti ossee.  "Si tratta di un intervento eccezionale - commenta Giulio Maccauro, ordinario di Ortopedia alla Cattolica e direttore della Uoc di Ortopedia e Traumatologia del Gemelli - che conferma la validità della nostra intuizione di creare un servizio di chirurgia ortoplastica, interdisciplinare con ortopedici e chirurghi plastici, all'interno della nostra struttura di Ortopedia e Traumatologia. Si tratta di una disciplina nuova, che ha pochi altri centri in Italia".  ---cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
SulPanaro Expo

RESTO D'ITALIA E MONDO

Rubriche

Glocal
Indagine Ocse: italiani popolo di ignoranti
Glocal - Secondo l'Ocse in Italia un adulto su quattro ha ridotte competenze cognitive.
PERSONE | Gennet Casoni: ”Io ho due anime dentro di me: l’Africa e l’Italia. Ricci, passioni e tanto altro”
La storia - La sua storia è diventata un fumetto d’autore disegnato dal noto artista Marco Sciame: “Il mio nome è Paradiso" è il titolo
Glocal
Questo pazzo, pazzo mondo
Glocal - “Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo”, in inglese “It’s a mad, mad, mad, mad world”, è il titolo di un film americano del lontano 1963, le cui vicende non hanno nulla a che vedere con l’articolo che vorrei scrivere, ma il cui titolo calza a pennello con l’attuale situazione politica dell’intero pianeta.
ITINERARI CURIOSI | Tresigallo, il paese dei sogni
Rubrica - Rubrica a cura di Francesca Monari
PERSONE | Jessica Lupelli una Chef per amica
La storia - In una società che va sempre più veloce trovare cibi sani già pronti è un desiderio che lei può esaudire. L’affascinava l’idea di fare un lavoro utile alla vita e, oggi, questo fa

Sul Panaro on air

  • An error occurred:

    The request cannot be completed because you have exceeded your quota.

  • La buona notizia

    I dati
    Modena parla inglese, boom di turisti stranieri in Acetaia comunale
    Visite guidate sold out e interesse crescente per l’Aceto Balsamico Tradizionale, all’insegna del turismo internazionale
    Per i più piccoli
    Soffoca ingoiando un pistacchio, bambino di 18 mesi di Carpi salvato in videochiamata col 118
    Grazie alla manovra di disostruzione pediatrica spiegata ai genitori on line, il pistacchio si è spostato in un bronco permettendo al bambino di riprendere a respirare
    Volontariato
    Per realtà locali e associazioni, aperto il bando della Coop "Più vicini"
    L'anno scorso a beneficiarne sono stati quasi 700 progetti, proposti in collaborazione con altrettante realtà locali, che hanno ricevuto complessivamente 250 mila euro.

    Curiosità

    Lo Stakanov che ha impiantato 340 mila sanpietrini in 5 mesi in piazza Garibaldi a Finale Emilia - LA STORIA
    Curiosità
    Lo Stakanov che ha impiantato 340 mila sanpietrini in 5 mesi in piazza Garibaldi a Finale Emilia - LA STORIA
    Per lui pubblici ringraziamenti durante la cerimonia di riapertura di sabato mattina
    A  90 anni prende la terza laurea, la bella storia dell'operaio Italo Spinelli di Finale Emilia
    La storia
    A 90 anni prende la terza laurea, la bella storia dell'operaio Italo Spinelli di Finale Emilia
    Dopo la triennale in Filosofia e una magistrale in Storia, oggi discuterà la sua tesi per diventare dottore magistrale in Filosofia: è su Giordano Bruno, filosofo del Cinquecento messo al rogo dalla Chiesa
    Alle Tattoo, al Museo Civico di Modena lezione sui tatuaggi di una mummia peruviana
    Curiosità
    Alle Tattoo, al Museo Civico di Modena lezione sui tatuaggi di una mummia peruviana
    L'artista di Limidi di Soliera presente in occasione della presentazione della mostra “Genti di Ancón”
    Il frittella-gate scuote San Felice
    Il caso
    Il frittella-gate scuote San Felice
    A gettare il sasso, anzi, la frittella nello stagno è stata la locale Pro Loco, che ha diramato sui social una "COMUNICAZIONE UFFICIALE" riguardo le frittelle di raccolta fondi dei ciclisti
    Il nome più diffuso tra le bimbe è Ginevra; tra i maschi, Edoardo
    Per i più piccoli
    Il nome più diffuso tra le bimbe è Ginevra; tra i maschi, Edoardo
    Sul podio anche Leonardo (46) e Lorenzo (43) tra i maschi, e Sofia (26) e Matilde (24) tra le femmine
    Snoopy compie 75 anni, una mostra a Parigi lo celebra come icona della moda
    Curiosità
    Snoopy compie 75 anni, una mostra a Parigi lo celebra come icona della moda
    Snoopy negli anni è stato vestito anche da stilisti famosi.
    Una foto di famiglia gratuita fatta da un fotografo professionista domenica al Borgogioioso di Carpi
    Il punto
    Una foto di famiglia gratuita fatta da un fotografo professionista domenica al Borgogioioso di Carpi
    Previsti anche dei premi per chi arriva prima o per chi - largo alla fantasia - si mette in posa per la foto migliore: gift card da spendere nei negozi della galleria commerciale
    Bambini in ambulanza, per loro un sito web con storie e giochi per distrarli durante il tragitto
    Per i più piccoli
    Bambini in ambulanza, per loro un sito web con storie e giochi per distrarli durante il tragitto
    Durante il viaggio sui mezzi d’emergenza, soprattutto nei casi non urgenti, i piccoli pazienti possono sperimentare livelli elevati di ansia dovuti all’incertezza della situazione e all’ambiente estraneo
    Da Mirandola ad Assisi per il Pellegrinaggio Vicariale
    La storia
    Da Mirandola ad Assisi per il Pellegrinaggio Vicariale
    ”E fino a quando ci sarà qualcuno che avrà occhi per vedere il bene e gettare reti di fraternità, ci sarà speranza”, è il messaggio inviato ai pellegrini della Bassa dal vescovo di Modena

    chiudi