Sisma 2012, ricostruzione pubblica e privata: il punto dell’assessore regionale Baruffi in Commissione Territorio e Ambiente
Sostenere le are montane, con particolare riguardo alla manutenzione delle strade e all’implementazione della banda larga. Mantenere gli strumenti per completare la ricostruzione post-sisma del 2012, nonostante sia prossima la conclusione dello stato di emergenza, concretizzando così l’interlocuzione già avviata col ministero competente. Sono i punti salienti contenuti nelle linee di mandato in merito a montagna e aree interne, sisma 2012 e conseguente attuazione del Defr, illustrati in commissione Territorio e ambiente dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, presieduta da Paolo Burani, dall’assessore al Bilancio Davide Baruffi.
“Per la montagna - ha sottolineato Baruffi - occorrono soluzioni per sviluppare le potenzialità del territorio e fare fronte alle criticità. Tutto ciò mettendo in primo piano e supportando gli enti locali, in particolare quelli più piccoli, e le Unioni montane. Temi cruciali per i territori periferici sono le infrastrutture stradali e la banda larga. Su quest’ultimo punto c’è l’impegno di costituire un tavolo con il gestore nazionale Open fiber per far sì che entro il 2025 vengano messe a terra le risorse necessarie”.
“Per quanto riguarda il capitolo sisma, al 31 dicembre 2024, abbiamo registrato un’evoluzione positiva che vede conclusa parte della ricostruzione privata mentre è più complessa la parte della ricostruzione pubblica” ha proseguito Baruffi, ricordando che “gli interventi hanno riguardato oltre 30mila persone, più di 8mila edifici per quasi 18mila abitazioni e 6.200 piccole attività economiche”.
Marta Evangelisti (FdI) ha sottolineato come “sulla montagna si stia andando nella direzione giusta, anche grazie alle sollecitazioni di Fratelli d’Italia. Molti interventi, come quelli sulle infrastrutture e per il dissesto idrogeologico, sono frutto di una progettualità avviata negli incontri sui territori ai quali sono stati chiamati a partecipare anche gli amministratori di opposizione ed è giusto riconoscere questa attenzione. Per quanto riguarda la ricostruzione post-sisma l’auspicio è che la conclusione avvenga in tempi contenuti, che siano accolte le richieste dei territori e che, soprattutto, segua un accompagnamento per la ripresa di quei territori”.
Francesco Sassone (FdI) ha posto l’attenzione sui dipendenti assunti nella struttura speciale per la ricostruzione post-sisma: “Su 300 molti sono stati stabilizzati. Ma il resto del personale, che per altro avrebbe competenze utili anche per gli enti locali, come verrà reimpiegato?”.
Per Anna Fornili (Pd) “è importante sostenere i piccoli Comuni tenendo conto che molti hanno difficoltà e non hanno strumenti per poter accedere ai bandi attraverso ai quali potrebbero accedere ad importanti fonti di finanziamento. Infrastrutture, linee per la telefonia mobile e pianificazione urbanistica sono cruciali per i territori periferici”.
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