Patto industriale Hera-Aimag, l’opposizione a Mirandola vuole vederci chiaro
MIRANDOLA - Patto industriale Hera-Aimag, l'opposizione a Mirandola vuole vederci chiaro così Anna Greco, capogruppo Pd, e Giorgio Siena, capogruppo Mirandola 50mila, hanno presentato una mozione congiunta in Consiglio comunale.
Nell’ultimo Consiglio Comunale del 27 scorso il Partito Democratico e Mirandola 50mila hanno presentato una mozione per la richiesta di avviare un percorso di trasparenza sulla ricerca della Partnership Industriale con il Gruppo Hera.Un percorso avviato con la presentazione ai consiglieri, da parte del CdA di Aimag, senza però dati concreti sulla situazione economico finanziaria di Aimag e sulle ragioni di un progetto che toglie alla parte pubblica il controllo dell’azienda, e una consistente perdita di azioni di possesso (dal 65% al 51%).
La mozione ha il fine di mettere a disposizione dei consiglieri, i documenti utili alla conoscenza delle motivazioni e valutazioni dei valori considerati.
E’ fondamentale la piena e responsabile consapevolezza degli atti e delle evidenze che sono parte del progetto per il presente e per il futuro del territorio dove opera Aimag.
In dettaglio si chiede di conoscere in modo completo il piano industriale con Hera, la documentazione predisposta dall’Advisor strategico e finanziario per la valutazione economica e per la parte legale.
Si vuole conoscere in modo particolare i valori calcolati dagli advisor nella formazione della newco, sia riguardo alla parte riferita ad Hera che a quella riferita ad Aimag e il computo effettuato in merito al conferimento in natura che consente ad Hera di salire al 41% del possesso di Aimag.Preso atto positivamente dell’incarico professionale che i Comuni di Mirandola e Carpi affideranno sia per la parte economico finanziaria, sia per gli aspetti legali giuridici, e per conto di tutti i comuni soci, a esperti di parte pubblica a garanzia di un giudizio indipendente e pro-veritate.
I gruppi di opposizione nel Consiglio comunale di Mirandola osservano inoltre che, soprattutto da parte di Hera, nelle comunicazioni ufficiali, si dà per scontato che l’accordo sia soltanto da approvare e neppure suscettibile di variazioni. E su questo esiste netto disaccordo.
Insieme alle valutazioni politiche amministrative sono indispensabili tutte le garanzie che si arrivi a un accordo fondato su principi di trasparenza, economicità e tutela dell’interesse e del patrimonio pubblico.
Tutte condizioni che con la proposta in campo non appaiono esaudite o ben chiarite e quindi occorre realmente un confronto approfondito e aperto a modifiche, prima del passaggio nei Consigli Comunali per la discussione.
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