PanSec, torna il percorso cicloturistico sportivo a cavallo delle province bagnate dai fiumi Panaro e Secchia
Torna PanSec, il percorso cicloturistico-sportivo non competitivo che si snoda a cavallo delle province di Modena, Reggio e Bologna bagnate dai fiumi Panaro e Secchia (di qui, PanSec). Si terrà da giovedì 29 maggio a domenica 1° giugno. La seconda edizione dell’evento – la prima si è svolta lo scorso ottobre - prevede alcune novità. Innanzitutto, il percorso: da uno si passa a tre. Quello principale parte da Modena, segue il Secchia e, dopo le prime salite sulle colline della sponda reggiana, arriva a Montefiorino dalla valle del Dragone, passa dalle Piane di Mocogno alla via Vandelli fino a raggiungere Pievepelago. Da qui sconfina in Toscana dopo aver percorso un tratto della Via del Duca, rientra nella provincia di Modena attraversando il passo della Croce Arcana, scende lungo la valle di Ospitale per poi arrivare a Sestola. Lasciate le pendici del Cimone, si percorrerà la vecchia fondovalle per salire ai Sassi di Roccamalatina e seguire il Panaro fino a Modena. Questo tracciato, che misura 350 km, ha un dislivello complessivo di 7.500 metri e si sviluppa su ciclabili, sterrati, sentieri ben battuti e strade poco trafficate; può essere percorso in mountain bike, gravel (la bicicletta “ibrida” a metà tra bici da corsa e mtb) e e-bike (bici a pedalata assistita).
Gli altri due percorsi sono più corti e possono essere coperti in soli due giorni (sabato 31 maggio e domenica 1° giugno). Uno è per gravel (quindi, in parte fuoristrada), misura 210 km e arriva a 4 mila metri di dislivello; l’altro è per bici da corsa, cioè tutto su strade asfaltate (220 km, 3.800 metri di dislivello). Entrambi partono da Modena e arrivano a Sestola, dove il 31 maggio confluiscono anche i partecipanti al giro lungo. Nella “perla” dell’Appennino è previsto un evento speciale all’insegna della convivialità e condivisione tra i ciclisti: la cena all’hotel San Marco di Sestola in collaborazione con il ristorante Alta Sestolina.
L’altra novità della seconda PanSec è la finalità: la quota di iscrizione (70 euro) sarà infatti completamente devoluta all’associazione “Un ponte per Betlemme”. Si tratta dell’associazione che sostiene da anni il Caritas Baby Hospital e l’orfanotrofio Hogar Nino de Dios di Betlemme attraverso la Partita della Stella e la Staffetta della Stella.
«Pan-Sec è dedicato ai ciclisti di buona volontà – afferma uno degli organizzatori, il fotografo Luigi Ottani – È sicuramente impegnativo dal punto di vista fisico, ma in cambio promette di far scoprire ai partecipanti le bellezze naturalistiche e architettoniche di cui è ricco il territorio attraversato dai tre percorsi».
«L’idea è nata da un gruppo di amici ciclisti che desiderano condividere il piacere di pedalare lenti e leggeri per misurare sé stessi in un territorio magnifico - aggiunge Ennio Sitta, titolare di Bensone Design Shop e coordinatore di PanSec – Una volta ricevuta la traccia, ogni partecipante dovrà provvedere in autonomia a vitto e alloggio: le strutture ricettive attraversate dall’evento sono pronte ad accoglierci».
«Mai come in questa occasione possiamo dire che “pedalare fa bene al cuore” – sottolinea Stefano Prampolini, consigliere dell’associazione “Un ponte per Betlemme” – Non solo perché lo sport giova alla salute, ma soprattutto perché quest’anno gli iscritti PanSec aiutano concretamente una popolazione che sta vivendo uno dei periodi più drammatici della sua travagliata storia».
L’iscrizione va effettuata sul sito www.pansec.net. L’itinerario verrà fornito in forma di traccia Gps solo agli iscritti. I partecipanti riceveranno il passaporto PanSec, sul quale far apporre i timbri nei checkpoint distribuiti lungo il percorso. Come già avvenuto con la prima edizione, anche quest’anno PanSec ha suscitato l’interesse e il sostegno di istituzioni e sponsor.
«Iniziative come questa rappresentano un valore aggiunto per l’intera provincia, perché attraverso lo sport promuovono la conoscenza e la scoperta del nostro territorio, coniugando turismo, cultura e stile di vita sano – afferma il presidente della Provincia di Modena, Fabio Braglia - L’altro valore significativo di PanSec è che si tratta di una proposta nata dal basso, dalla passione e l’impegno di persone che hanno creduto fin da subito in un progetto che potesse portare beneficio alla comunità. Le istituzioni hanno il dovere di valorizzare al meglio queste esperienze, ed è quello che intendiamo fare».
«Anche quest’anno - dichiara il direttore generale di Emil Banca, Matteo Passini - siamo al fianco degli organizzatori di questa bellissima manifestazione che in maniera “gentile” valorizza dei territori ricchi di storia e fascino, ma che da diversi anni sono a rischio spopolamento e hanno, quindi, bisogno di attenzione e sostegno. Quel sostegno che la nostra banca di credito cooperativo non ha mai fatto mancare al tessuto economico e sociale che mantiene vivo il nostro Appennino».
«PanSec è molto più di una manifestazione sportiva: è un’opportunità per far conoscere e vivere il nostro territorio in modo autentico, unendo sport, turismo e valorizzazione delle nostre comunità – aggiunge il presidente della Camera di commercio di Modena, Giuseppe Molinari – Il successo di questa iniziativa dimostra quanto sia importante sostenere progetti nati dalla passione e dall’impegno del territorio stesso. Come ente camerale il nostro compito è accompagnare e rafforzare queste esperienze perché generano valore non solo per chi vi partecipa, ma per l’intera collettività e il territorio modenese».
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