Hera si prende il “Controllo esclusivo” di Aimag: indaga l’Antitrust
MIRANDOLA, SAN FELICE SUL PANARO, CAVEZZO, CONCORDIA, MEDOLLA, SAN PROSPERO, SAN POSSIDONIO, CARPI, SOLIERA, NOVI - Hera si prende il "Controllo esclusivo" di Aimag: indaga l'Antitrust. L'Autorità garante della concorrenza vuole vederci chiaro sull'operazione raccontata a Mirandola e dintorni come partnership industriale. Il colosso bolognese nei mesi scorsi è salito nella partecipazione azionaria, e secondo il piano redatto coi vertici Aimag comprerà nuove azioni e si vedrà attribuire la governance tecnica della nostra multiutility.
Ma c'è altro? Proprio su questo sta indagando l'Antitrust, perchè al di là della opportunità di un accordo di questo tipo - fatto in un'azienda maggioranza pubblica e che dà ai cittadini servizi essenziali come acqua, gas e spazzatura, con un'azienda quotata in Borsa e diretta concorrente su alcuni mercati - si pone forse anche un problema di crescita eccessiva e di creazione di monopoli territoriali.
Non è un mistero che Hera ambisca all'acquisizione di Aimag: è un piano che ha origine tanti anni fa, quando si liberalizzò il mercato del gas e si crearono aziende grandi per competere sul novello mercato privatizzato. A Bologna Seabo fece le cose in grande, acquisendo via via le municipalizzate dei dintorni e della Romagna e nacque Hera, subito gettata in dividendi dipendenti annuali.
Se Modena cedette subito la sua Meta, la Bassa invece resistette, perché Aimag era abbastanza forte da competere da sola sul mercato. La cosa è andata avanti con mugugni carsici, e veri propri attacchi puntualmente smontati. Adesso però la strategia delle piccole, silenziose acquisizioni ha pagato: Hera vuole comprare il 41% delle quote, ha preso voce in cda e nelle tensioni e dispute tra i 21 sindaci soci ha infilato la proposta dal sapore pacificatorio: visto che tra di voi non vi mettete d'accordo, la governarce industriale la faccio io.
Ora, qui in provincia possiamo forse anche credere a come ce la raccontano. Perchè crediamo ai nostri sindaci che si sono beati di questo "Importante risultato in termini di coesione e rafforzamento della presenza pubblica e della solidità dei nostri territori", e crediamo ai vertici di Aimag che ci dicono che i lavoratori "Si dovrebbero entusiasmare rispetto a questo progetto".
Ma alle multiutility concorrenti la cosa puzza: Hera sta crescendo troppo?
Per questo è entrata in ballo l'Antistrust, che peraltro giusto un paio di mesi fa aveva comminato ad Hera una multa da due milioni per il caro bollette.
Bastiglia (1,00%), Bomporto (2,21%), Borgofranco (0,51%), Campogalliano (3,69%), Camposanto (1,09%), Carpi (20,47%), Cavezzo (2,61%), Concordia (2,91%), Medolla (2,33%), Mirandola (7,39%), Moglia (1,31%), Novi (3,54%), Poggio Rusco (1,05%), Quistello (1,25%), Borgo Mantovano (1,02%), San Felice sul Panaro (4,28%), San Giacomo Segnate (0,63%), San Giovanni Dosso (0,45%), San Possidonio (1,38%), San Prospero sulla Secchia (1,62%), Soliera (4,25%).
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