Elezioni San Prospero, che fa il Pd? Sabato scioglie le riserve (a Modena) e senza i candidati iscritti al partito
Di Antonella Cardone
Elezioni San Prospero, che fa il Pd? Sabato scioglie le riserve, e lo fa a Modena, quindi ben lontano dal vivace centro della Bassa dove si sta consumando la lotta fratricida tra l'ex sindaco Pd Sauro Borghi e la sua ex assessora Pd Eva Baraldi, e senza questi ultimi due.
Il Partito democratico ha invitato i giornalisti sabato mattina a una conferenza stampa sulle elezioni, cui presenzieranno il segretario Pd Stefano Vaccari e il coordinatore Pd Area Nord e commissario Pd San Prospero Simone Silvestri, i gradi più alti tra i democrat modenesi. La promessa è che comunicheranno la scelta del Partito Democratico. Sosterranno il loro sindaco (Borghi) o la loro assessora (Baraldi)? I due diretti interessati non ci saranno. Sia l'uno che l'altro alla notizia di questa conferenza stampa sono caduti dalle nuvole.
La Baraldi della cosa non sapeva nulla, non era stata coinvolta in alcun modo. Ovviamente si aspetta sostegno dal partito cui è iscritta e che il Pd organizzi le primarie, come era stata chiesto fin da subito, e che l'assemblea prenda posizione sulla cosa.
A due mesi dalle elezioni (dovrebbero essere il 25 maggio), questo non è avvenuto : fino ad ora le richieste di intervento a Modena son state rispedite al mittente: "Mettetevi d'accordo tra di voi", in sostanza. E' lo stesso atteggiamento che i vertici modenesi assunsero sulla Mirandolexit, quando dopo aver perso le elezioni a Mirandola diedero la spallata per la rottura anche istituzionale del gruppo di centrosinistra della Bassa Modenese. Allora c'era segretario Roberto Solomita, ora c'è Stefano Vaccari, ma la musica non è cambiata: quando il territorio chiede aiuto nessuno interviene. E proprio nel momento in cui simpatizzanti, iscritti ed elettori dovrebbero essere aiutati a comprendere cosa si sta muovendo e qual è l'offerta politica, vengono lasciati a loro stessi e a chi grida più forte, senza una posizione chiara, una occasione di confronto sui numeri come le primarie o almeno uno spazio di dibattito pubblico.
Anche Borghi non è stato invitato a incontrare i giornalisti sabato. Lui ha una posizione meno organica di Baraldi all'interno del partito, al momento è da un anno autosospeso dopo le polemiche su alcune sue affermazioni sessiste. Una scelta che da bravo soldato fece l'anno scorso per non mettere in difficoltà il partito, ma da allora molto è cambiato, e la distanza coi vertici modenesi si è allargata.
Insomma il Pd si appresta a lasciare libertà di voto ai cittadini in vista delle elezioni a San Prospero. Nonostante i flebili tentativi di conciliare le posizioni della lista di Eva Baraldi e di Sauro Borghi, nessuno dei due candidati è intenzionato a fare un passo indietro.
La previsione è che Borghi si candidi con una lista civica che potrebbe avere l’appoggio dei 5 stelle e di Azione (oltre che dei ramoscelli del Psi e della Dc) e che peschi anche a destra. Eva Baraldi conta sul sostegno implicito di una fetta Pd ma nulla di ufficiale, almeno per ora. Dal canto loro infatti i Dem per non rischiare sarebbero intenzionati - salvo sorprese - proprio a non prendere posizione. Un atteggiamento neutrale che però potrebbe lasciare spazio alla lista di destra di Fontana, il quale rischia davvero di vincere stando fermo a vedere il Pd che si distrugge da solo.
Ne sapremo di più sabato. Va detto che - d’altro canto - sarebbe anomalo che il Pd convocasse una conferenza per ufficializzare la propria non presa di posizione. Ma al momento il quadro è questo.

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