Conoscere la medicina di genere, incontro il 26 marzo all’Auditorium di Medolla
MEDOLLA - Proseguono gli incontri sulla medicina di genere per promuovere pari opportunità e appropriatezza delle cure indipendentemente dai generi e dall’età anagrafica. Dopo l’avvio lo scorso 10 dicembre, si stanno svolgendo i vari appuntamenti informativi sul territorio. Mercoledì 26 marzo alle ore 9 è organizzato l’incontro di divulgazione-formazione presso l’Auditorium di Medolla (via Genova, 10). Partecipano Fernando Siena, coordinatore Cgil distretto Area Nord, Michela Malpighi del Crid (Centro di ricerca interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità di Unimore), la dottoressa Silvana Borsari e Paola Luppi segretaria Lega Spi Cgil Cavezzo, Medolla, San Prospero.
Si tratta del sesto di sette incontri divulgativi e di formazione aperti alla cittadinanza, nell’ambito del progetto finanziato da Unimore, in collaborazione tra Cgil e sindacato pensionati Spi Cgil, Crid-Centro di ricerca su discriminazione e vulnerabilità diretto dal professore Thomas Casadei di Unimore e Istituto superiore Venturi.
"L’obbiettivo di questo progetto - che coinvolge e mette a confronto sindacalisti e sindacaliste, pensionati e pensionate, ricercatori, studiosi del diritto, professionisti sanitari, amministratori pubblici, insegnanti e studenti - spiegano Cgil e Spi Cgil Area Nord - è quello di promuovere pari opportunità nella ricerca sanitaria, nella prevenzione, nella diagnosi e cura, indipendentemente dai generi e dall’età anagrafica, e migliorare l’accesso alla sanità pubblica a prescindere dalle condizioni socioeconomiche. Attualmente si assiste a diseguaglianze tra i generi in ambito clinico: accesso non equo alla prevenzione, somministrazione inconsueta di esami diagnostici adeguati, conseguente non svolgimento degli interventi degli interventi necessari, sperimentazioni di farmaci e nuove tecnologie mediche svolte quasi esclusivamente sui corpi maschili. Per il sindacato è necessario rispondere ai bisogni con attenzione alle discriminazioni e disuguaglianze nel sistema di accesso e di erogazione della cura, nella rivendicazione di una programmazione socio sanitaria che abbia come cardine il principio costituzionale della tutela della salute, diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività".
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