Carpi, agli enti religiosi il 7% degli oneri di urbanizzazione secondaria
CARPI - Il Consiglio comunale di Carpi ha approvato il nuovo Regolamento per l’assegnazione agli enti religiosi del 7% dei proventi degli oneri di urbanizzazione secondaria del Comune, in adeguamento alla disciplina regionale. La delibera, presentata all’assemblea dall’assessore a Urbanistica e rigenerazione urbana Alessandro Di Loreto, è stata approvata all’unanimità nella seduta di giovedì 27 marzo. Nel 2018, il Comune di Carpi aveva già approvato le linee guida per l’erogazione del contributo agli enti religiosi sulla base della Disciplina regionale sulla tutela e l’uso del territorio (legge regionale 24/2017). Il nuovo Regolamento recepisce le novità della disciplina regionale, emanate nel 2018 quasi contestualmente alle linee di indirizzo comunali, confermando la quota del 7% dei proventi degli oneri di urbanizzazione secondaria agli enti espressione delle confessioni religiose, individuate in considerazione della loro consistenza e incidenza sociale.
Destinatari dei contributi sono le confessioni religiosi riconosciute e, dunque, la Chiesa cattolica e le confessioni che hanno regolato i loro rapporti con lo Stato attraverso le intese previste dall’articolo 8 della Costituzione, oltre agli enti religiosi con personalità giuridica rappresentativi di una comunità locale di credenti.
I contributi assegnati devono essere destinati a interventi di riuso e rigenerazione urbana, attraverso opere di qualificazione edilizia, ristrutturazione urbanistica, addensamento o sostituzione urbana che riguardano gli edifici per il culto e le loro pertinenze, le opere parrocchiali, gli istituti religiosi educativi e assistenziali per bambini e anziani, gli edifici che ospitano attività culturali, ricreative e sportive purché non abbiano rilevanza economica. Saranno privilegiati gli interventi realizzati su edifici vincolati e quelli finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche e all’efficientamento energetico.
Si possono chiedere finanziamenti per lavori in corso di realizzazione o già eseguiti (se la data di inizio o di ultimazione è compresa nell’anno di riferimento) le cui spese siano comprovate da documenti fiscali. L’assegnazione dei contributi avverrà annualmente a seguito della pubblicazione di un avviso pubblico a partire dall’anno 2025; nella prima applicazione del Regolamento saranno assegnati i contributi relativi al periodo 2019-2024. Le somme rinunciate, revocate o non distribuite saranno accantonate e sommate a quelle che si renderanno disponibili l’anno successivo.
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