Bollette, l’Antitrust multa Hera per 2 milioni di euro per caro prezzi
MIRANDOLA, SAN FELICE SUL PANARO, CAVEZZO, CONCORDIA, MEDOLLA, SAN PROSPERO, SAN POSSIDONIO, CARPI, SOLIERA, NOVI - La notizia della maxi multa da 2 milioni ad Hera per il caroprezzi è di dicembre, tre mesi fa, ma assume tutt'altro sapore e ci interessa molto visto che venti giorni dopo è stato annunciato il "piano di potenziamento" di Hera in Aimag che oggi, a marzo, mentre inizia il confronto con i consiglieri comunali dei Comuni soci di Aimag diventa un "piano di acquisizione del controllo esclusivo di Aimag". E' scritto nero su bianco nelle comunicazione di Antistrust dove si dà avviso di operazione sottoposta a valutazione dell'Autorità.
Ma andiamo con ordine.
L'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha sanzionato Hera per 1.984.736 euro e ComoCalor per 286.600 euro per l'applicazione di prezzi eccessivamente gravosi nel settore del teleriscaldamento.
Tra maggio e giugno 2023 l'Antitrust aveva avviato tre procedimenti, riguardanti le reti di Ferrara (gestita da Hera S.p.A.), di Como (gestita da ComoCalor S.p.A.) e di Parma e Piacenza (gestite da Iren Energia S.p.A.) in cui buona parte del calore proviene da fonti diverse dal gas naturale (da combustione di rifiuti a Como, da combustione di rifiuti e da energia geotermica a Ferrara).
L'Autorità intendeva verificare se e in quale misura le tre società avessero trasferito sugli utenti delle reti di teleriscaldamento un onere eccessivo e ingiustificato, tra il 2021 e 2022, quando si era verificato un aumento dei prezzi del gas naturale. In particolare, si voleva capire se Hera, ComoCalor e Iren fossero o meno intervenute con correttivi adeguati sulle formule per determinare il prezzo del calore, basate sul "costo evitato" del riscaldamento a gas.
Al termine di complesse istruttorie, l'Autorità ha riscontrato l'applicazione di prezzi ingiustificatamente gravosi nelle reti di Ferrara e di Como nell'anno 2022 e ha irrogato una sanzione di 1.984.736 euro nei confronti di Hera S.p.A. e di 286.600 euro nei confronti di ComoCalor S.p.A. L'Antitrust ha ritenuto che le società hanno impedito ai consumatori di beneficiare dell'uso di fonti rinnovabili disponibili a costi contenuti per produrre un bene essenziale come il calore e hanno imposto prezzi iniqui ed eccessivi rispetto ai costi (comprensivi di un equo rendimento sul capitale investito). L'Autorità non ha riscontrato invece violazioni nelle reti di Parma e Piacenza, gestite da Iren.
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I Comuni soci di Aimag sono:
Bastiglia (1,00%), Bomporto (2,21%), Borgofranco (0,51%), Campogalliano (3,69%), Camposanto (1,09%), Carpi (20,47%), Cavezzo (2,61%), Concordia (2,91%), Medolla (2,33%), Mirandola (7,39%), Moglia (1,31%), Novi (3,54%), Poggio Rusco (1,05%), Quistello (1,25%), Borgo Mantovano (1,02%), San Felice sul Panaro (4,28%), San Giacomo Segnate (0,63%), San Giovanni Dosso (0,45%), San Possidonio (1,38%), San Prospero sulla Secchia (1,62%), Soliera (4,25%).
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