Si disbosca la foresta dietro il cimitero di Massa Finalese, è polemica
Addio amato bosco. Ti ho piantumato e ti ho visto crescere rigoglioso. Ora il rumore delle motoseghe si sostituirà al canto dei tuoi uccelli. Con te periranno Ricci e Ramarri, nel terrore fuggiranno Caprioli e Scoiattoli, Gufi e Cinciallegre. Di una moltitudine di vite resterà ben poco. Perdonami se puoi amico mio, non sono riuscito a salvarti, e sento già le mani sporche della tua linfa.
Così l'ex assessore di Finale Emilia, Michele Scacchetti, saluta con ironia il bosco che aveva piantumato negli anni '80, che adesso vedrà l'arrivo di motoseghe ruspe perché partono lì vicino dei lavori e quelle piante sono "invadenti".
Diverse persone protestano sui social: "Solita storia distruggere tutto per tutelare l’ambiente", scrive un finalese, "Dall'abbandono più totale all'abbattimento totale è un attimo... Certe cose non si concepiscono proprio", gli fa eco un altro.
Ma cosa sta accadendo al bosco di Massa Finalese? In questi giorni sono iniziati i lavori per sistemare l'area verde retrostante il locale cimitero, e l'intervento di disboscamento - spiega l'amministrazione comunale - si è reso necessario per l'invadenza delle piante che si sono sviluppate nell'area boschiva piantumata nei primi anni Ottanta e poi non più curata. La pulizia e la riqualificazione dell'area, un vero e proprio bosco che verrà reso fruibile al pubblico per consentire di intervenire sulla parte monumentale del Cimitero di Massa Finalese con lavori da tempo necessari e che non erano eseguibili a causa dell'invasività delle alberature presenti".
L'obiettivo del Comune è migliorare la sicurezza e la fruibilità dell'area. Nello specifico, verranno potati gli alberi lungo via Albero e abbattute le piante secche nella zona d'ingresso del cimitero su via Albero. Saranno inoltre rimosse le piante nella parte retrostante il cimitero monumentale e abbattute quelle al confine con le abitazioni. L'`intervento interesserà pure l'area confinante con le scuole elementari, dove verranno eliminate le piante secche e malate. Verrà effettuata una pulizia completa.
Replica Scacchetti:
In realtà definirlo un intervento di riqualificazione è quantomeno eufemistico. Si tratta in sostanza dell' abbattimento di 97 (novantasette) alberi di alto fusto, per la maggior parte farnie, quando per risolvere il problema delle chiome che ostruiscono le grondaie retrostanti una parte del Cimitero Storico (ora inagibile) sarebbe stato sufficiente l' abbattimento di una dozzina di piante.Tra l' altro il bosco, proprio perché era sempre stato mantenuto a bosco, oltre a rappresentare un formidabile polmone verde è stato, il verbo giusto va ora coniugato al passato ossia era stato, colonizzato da qualche tempo da una famiglia di Caprioli.Il Cimitero di Massa sta cadendo a pezzi, al momento non esiste nemmeno un progetto di fattibilità tecnico economica che riguardi sia la parte inagibile che la parte agibile (non so ancora per quanto) e si spendono 200.000 euro per la "riqualificazione" del bosco? Ma per favore....
Aggiunge l'ex consigliere di centro destra Mirco Garuti:
Quindi, se ho ben capito, si fa tabula rasa di un’area verde perché infastidisce i lavori che dovrebbero cominciare al cimitero. Io penso che sia la più grossa presa per il c... degli ultimi anni. Se il comune di Finale Emilia fosse un comune serio ed avesse avuto una classe politica capace, e sia ben chiaro che non parlo solo di un’area politica ma di tutte le aree, la situazione non sarebbe questa. Il cimitero di Massa, assieme a tutto il contesto, compreso quest’area verde, è in stato di abbandono da almeno quindici anni o forse più. L’interno è uno schifo, pieno di infiltrazioni e crolli.
Se man mano, al presentarsi del problema, si fosse intervenuti prontamente non saremmo in questa situazione. Lo stesso dicasi per l’area verde, se fossero state fatte opere di potatura, taglio e pulizia, ora avremmo un cimitero funzionale, decente e con la sua area verde che potrebbe essere fruibile. La verità è che tutti gli amministratori non si sono mai interessati, ma non solo del cimitero, di Massa in generale, e non si provi ad affermare il contrario perché è un dato di fatto sotto gli occhi di tutti.
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