Modena, il Forum Terzo Settore della provincia plaude all’aumento di risorse per progetti socio-culturali
MODENA - Il Forum Terzo Settore della provincia di Modena esprime il proprio apprezzamento sul lavoro svolto nei mesi scorsi dai diversi attori della comunità modenese nei confronti delle scelte di Bilancio 2025 e per come tutte le parti sociali (e tra queste, le diverse componenti del Forum Terzo Settore ovvero più di 70 realtà tra associazioni di volontariato, promozione e cooperazione sociale) siano state coinvolte in una serie di incontri per essere messe a conoscenza delle scelte del Bilancio 2025.
"In questi incontri abbiamo posto l’accento su come sia sempre più necessaria la cosiddetta Amministrazione Condivisa e le modalità operative della co-programmazione e della co-progettazione tra gli Enti Locali e il Terzo Settore, che negli anni diventeranno sempre più di attualità - afferma il sostituto portavoce Forum Terzo Settore della provincia di Modena Ruggero Cavani -. Ci si è inoltre accordati per
In quest’ottica il Terzo settore non è un semplice fornitore di servizi ma protagonista - insieme alla Pubblica Amministrazione - delle scelte relative alla programmazione, delle politiche e delle strategie per realizzare un servizio che risponda a un bisogno delle persone e alla progettazione attraverso l'individuazione degli strumenti concreti che consentano di realizzarla.
"Siamo consapevoli che da anni la Pubblica Amministrazione si trovi ad assistere a tagli, sempre più importanti, da parte del Governo, e di come i costi di gestione, dei servizi, del personale, il nascere di nuove esigenze da parte della comunità, richiedano ulteriori risposte.
L’aumento, anche se pur minimo, di alcune ‘imposte’ non fa mai molto piacere, anche perché il costo della vita è sempre crescente, però l’aver accettato di allargare la platea dell’esonero dal pagamento dell’addizionale comunale Irpef fino a 15.000 euro (riguarda a Modena circa 45.000 persone) può essere un segnale importante, come l’aver introdotto il principio di progressività nell’accesso ai Servizi a domanda individuale attraverso la rimodulazione di rette e tariffe, per noi un altro segnale di chiara scelta sociale.
Ma la cosa che riteniamo molto valida e capace di andare nella giusta direzione è quella di aver indicato, da subito, dove andranno destinate le maggiori somme introitate per un valore complessivo di euro 8.175.000 (Irpef, Imu, Tassa di Soggiorno) - conclude Cavani -. Molte di queste risorse, oltre 5.000.000 euro, andranno per potenziare alcuni progetti
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