Chiusura Punto Nascita di Mirandola, Noi Sanfeliciani: “Colpa della Regione e del Pd, non del Governo”
Scrivono:
Perché il Governo dovrebbe concedere la deroga affinché il punto nascita di Mirandola continui la sua attività sospesa da oltre due anni dalla Regione Emilia Romagna? Leggiamo accuse ingiustificate dal PD locale al Governo quando, l’organizzazione e la programmazione territoriale sanitaria sono oneri esclusivi della Regione ER, notoriamente a guida PD. Forse “qualcuno” ha dimenticato che la riforma dei punti nascita è stata approvata dalla conferenza stato-regioni con l’atto 137 del 16/12/2010 e cioè ben 15 anni fa ed i decreti ministeriali del 2015 non hanno, in alcun modo, modificato le 10 linee di azione previste per l’ottimizzazione dei punti nascita. (da questo link si può visionare l’accordo stato-regioni).
L’accordo sottoscritto tra lo stato e le Regioni che regola l’organizzazione dei punti nascita si conclude in questo modo: “L’attuazione da parte delle singole regioni e province autonome delle 10 linee di adozione sopra riportate è progressivamente realizzata nel quadro della rispettiva programmazione assistenziale e nel rispetto della connessa programmazione economico finanziaria in riferimento alle risorse umane, strumentali e finanziarie previste dalla normativa vigente."
Quindi ci chiediamo: cosa è stato fatto in questi 15 anni dalla Regione ER sui punti nascita e sul loro efficientamento? ……….. NULLA! Non era forse il caso di prevedere già dal 2017 (dopo le analisi della commissione nascita regionale) una prudente programmazione sanitaria nell’area vasta compresa tra Mirandola e Cento (che sommati insieme raggiungono ben più di 500 parti) piuttosto che illudere i cittadini interessati con richieste di deroga che, stante l’andamento demografico, nel 2022 non potevano più essere concesse.
E’ evidente che un ospedale baricentrico tra Carpi e Mirandola o tra Carpi, Mirandola e Cento avrebbe veramente potuto soddisfare le esigenze dell’area della bassa pianura, che se fosse stato pensato 15 anni fa, forse oggi potrebbe essere realtà. Ci chiediamo quindi come si possa accusare il Governo per la mancata deroga quando, con una mirata ed efficiente programmazione sanitaria (di pertinenza regionale) si potevano senz’altro trovare soluzioni alternative alla definitiva chiusura di reparti, che purtroppo fa presagire un analogo e traumatico destino per l’Ospedale intero. Lista Civica NOI SANFELICIANI
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