“Che si trovino male”, a San Prospero la storia di una conquista di libertà attraverso l’educazione
SAN PROSPERO - Roma anni ’60. Lara Ledda è una giovane maestra appena arrivata dalla Sardegna che si ritrova a insegnare in una classe di borgata. Nel villaggio di baracche, dove va a cercare le bambine che non si presentano in classe, Lara scopre un’umanità di immigrati, prostitute, travestiti. Da qui si dipana l’azione scenica di Che si trovino male, lo spettacolo di e con Giulia Angeloni, per la regia di Francesca Cassottana e le musiche dal vivo di Simone Arlorio, che andrà in scena sabato 15 febbraio, alle ore 20.45, sul palco dell’Auditorium ‘Volmer Fregni’ di San Prospero, per il nuovo appuntamento di ‘Contatto’, la stagione del teatro partecipato di TiPì.
Tra la varia umanità della borgata, la maestra Lara conosce Esterina, che ha undici anni e dice di avere un fratello sassofonista, anche se nessuno le crede mai, e Paola, che è da quando aveva otto anni ha appreso dal padre a rubare, e Ortensia, con una sorella zoppa ma bellissima che canta nelle osterie e si dice faccia sparire la gente. Con loro, grazie a loro, Lara si trova a sperimentare un nuovo modo di fare scuola, in cui lo scambio e l’apprendimento sono reciproci, e attraverso cui le alunne, dal sentirsi scarti della società, intraprendono un percorso verso la consapevolezza e la dignità.
Qualsiasi proposta pedagogica porta con sé un’idea di cittadino futuro, quindi una visione del mondo. Parlare di educazione apre a una riflessione su come vogliamo immaginare il futuro e su come finora è stato immaginato per noi. Che si trovino male è prodotto dalla compagnia I Franchi. Musica dal vivo di Simone Arlorio, set e lighting design di Andrea Gagliotta, visual design di Kamilla Lucarelli.
“L’idea – spiega Giulia Angeloni, autrice e attrice dello spettacolo - nasce per me dal tentativo di dare risposta alle domande nate ai tempi in cui ero studentessa: è possibile una scuola che invece di farci sentire costretti ci renda individui un po’ più liberi? Che rinunci agli strumenti della minaccia e del ricatto? Che idea di cittadino futuro c’era in chi ha pensato la scuola per me? E al di là delle mura soffocanti, in cui io mi sono sentita rinchiusa, è esistito qualcuno che ha immaginato l’educazione – e quindi la società – in una maniera differente?”.
Prossimo appuntamento in cartellone, domenica 9 marzo, sarà con Alice, spettacolo ispirato al mondo delle meraviglie di Louis Carrol, consigliato a al pubblico dai cinque anni in su. La Stagione di TiPì è realizzata grazie al contributo del Comune di San Prospero e della Regione Emilia-Romagna. La biglietteria è aperta mercoledì dalle ore 18.45 alle 19.45 e, nei giorni di spettacolo, il sabato dalle 18:30, la domenica un’ora prima degli spettacoli. Per informazioni e prenotazioni è possibile scrivere tramite e-mail a progetto.tp@gmail.com, e via WhatsApp al 331.7487202. Prevendite sul sito www.diyticket.it. Per info consultare la pagina Facebook TiPì – Stagione di Teatro Partecipato, il profilo Instagram stagione.tp e il sito www.stagionetipi.com.
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