Carpi, dalla maggioranza mozione su impianti fotovoltaici-agrivoltaici e bess sul territorio del Comune
CARPI - Il gruppo di maggioranza del Consiglio comunale di Carpi ha presentato una mozione per aprire il dibattito sul futuro energetico del territorio, in relazione all’installazione di impianti fotovoltaici, agrivoltaici e di accumulo elettrochimico di energia (BESS) nel Comune di Carpi.
“Con questa mozione, vogliamo che in Consiglio Comunale, e quindi in città, si discuta di questa tematica in maniera seria e consapevole: la transizione energetica è una priorità che deve essere governata e condivisa con chi vive e lavora sul territorio".
Il testo presentato dalle tre forze di maggioranza (Partito Democratico Carpi, gruppo consiliare Carpi a Colori, AVS - Alleanza Verdi e Sinistra) si concentra infatti sulla necessità di equilibrare la crescita delle energie rinnovabili con la tutela del paesaggio e della biodiversità, dell’agricoltura e delle identità culturali locali a fronte di interventi che calano dall’alto, e su cui l’Amministrazione Comunale ha pochi strumenti di controllo ed eventualmente, di opposizione sia dal punto di vista legislativo che di pianificazione territoriale.
“Mentre il nostro impegno per la transizione ecologica è fermo e in linea con gli obiettivi nazionali e internazionali, siamo altresì consapevoli che ogni territorio deve poter esercitare una pianificazione autonoma e responsabile, senza essere sopraffatto da imposizioni centralistiche che non tengono conto delle specificità locali, bypassando le competenze dei Comuni in materia di pianificazione territoriale.” dichiarano e proseguono “Ricordiamo infatti che questo atto che dovremo votare, relativo all’impianto agrivoltaico denominato Cascinetto, nella parte nord di Fossoli, arriva ai consiglieri comunali solo perché necessita anche dell’approvazione di una variante al piano urbanistico per la costruzione di un elettrodotto. Non per chiederci se siamo o non siamo d’accordo sulla collocazione dell’impianto né sulla sua estensione".
“Le leggi nazionali sono fallaci e incomplete, la Regione Emilia-Romagna ha cercato di disciplinare queste pratiche inserendo anche criteri di rispetto paesaggistico e storico-culturale delle aree, ma non basta. Per tramite della Regione e di altri organismi di rappresentanza come l’Anci, chiediamo che il governo nazionale operi una revisione della normativa che regolamenta l’installazione degli impianti fotovoltaici e agrivoltaici in aree agricole, per consentire al Comune di Carpi, così come tutti gli altri Comuni coinvolti, di contribuire alle decisioni con maggiore libertà su dove, come e in quanta estensione tali impianti debbano essere collocati, senza il costante rischio di intraprendere cause legali, lunghe e onerose".
“In questo momento di incertezza normativa, riteniamo fondamentale che le amministrazioni locali non vengano lasciate sole nell’affrontare gli esiti della pianificazione degli impianti fotovoltaici che passano sopra le loro teste. Chiediamo che, prima di tutto, i Comuni possano esprimersi in maniera vincolante su tali progetti, senza essere formalmente e materialmente superati dalle conferenze dei servizi, che seppur organismi tecnici ufficiali, non tengono conto di aspetti politici rilevanti; e poi, che si possano costruire processi partecipativi per valutare le proposte di impianti in territori rurali, nel rispetto delle esigenze ambientali, paesaggistiche e storiche. È un segnale forte di come la politica locale può e deve fare la differenza, a tutela dei cittadini. Per questo ci attiveremo anche sul territorio, con assemblee e momenti di confronto, in particolare nella frazione di Fossoli dove ci sarà una particolare concentrazione. La transizione energetica è un processo imprescindibile, in cui ognuno deve fare la propria parte, ma col rispetto e la valorizzazione di tutti".
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