Agrivoltaico Carpi, Pd: “Chiediamo di restituire ai comuni la facoltà di decidere caso per caso”
CARPI - “Sebbene la questione sia complessa, con numerosi aspetti tecnici, invitiamo la cittadinanza a seguirla, perché riguarderà il futuro del nostro territorio, sia dal punto di vista del tema della transizione energetica verso fonti rinnovabili, non più rimandabile, sia da quello dell’aspetto paesaggistico”: inizia così la nota della segretaria del Partito Democratico di Carpi, Daniela Depietri, a commento del dibattito avvenuto in Consiglio comunale sul tema agrivoltaico a Fossoli.
“Nell’affrontare questi temi – continua Depietri - occorre lucidità, volontà di comprendere e, soprattutto, abbandonare l’idea che possa essere una questione di parte, di schieramenti, di bandierine da piazzare, perché in gioco ci sono questioni molto più importanti della polemica politica, in gioco c’è il futuro delle nostre comunità, la nostra politica energetica, la capacità di conservare il nostro ecosistema e nel contempo continuare ad avere energia per le nostre vite e le attività produttive. Per questo stupisce l’atteggiamento dei consiglieri di Fratelli d’Italia che, ieri sera, hanno prima votato contro la Delibera per autorizzare l’esproprio dei terreni destinati a realizzare un elettrodotto funzionale alla realizzazione dell’impianto agrovoltaico a Fossoli, con un voto che nei fatti è il contrario di quello che il Governo da loro guidato, a Roma, ha stabilito, varando provvedimenti che, con l’idea (o la scusa) di semplificare la materia, passando sopra le istituzioni locali e ne limitano fortemente i poteri di intervento; successivamente, riuscendo nella non facile impresa di smentire se stessi due volte in una stessa sera, votando contro alla mozione presentata da Pd, Carpi a Colori e AVS che,in sostanza, chiede appunto a tutti i livelli legislativi superiori al Comune, e in particolare al Governo, di restituire ai territori, ovvero ai Comuni, più ampi margini di discrezionalità, la capacità cioè di valutare caso per caso e, anche, negare alcune autorizzazioni all’installazione: cosa che, a oggi, il Comune non ha la possibilità, dal punto di vista normativo, di fare. Non è un caso, infatti, che la maggioranza non abbia partecipato al voto sulla Delibera: una non partecipazione che vuole sottolineare la protesta, perché non è giusto che sull’installazione di impianti di questo tipo i territori siano, di fatto, esautorati.
Così come non è un caso che, subito dopo, durante la stessa seduta del Consiglio comunale, Pd, Carpi a colori e AVS abbiano presentato una mozione che chiede al Governo di ridare ai territori maggiori strumenti valutativi e decisionali sul tema. Una mozione presentata proprio per aprire un confronto costruttivo, e perché Carpi si faccia interprete di una richiesta di cambiamento dal basso, di una giusta rivendicazione che potrà andare a vantaggio non soltanto del nostro territorio, ma di tutti i Comuni italiani che, nel prossimo futuro, potranno essere interessati dalla questione agrovoltaico. Ma allora viene da chiedersi: se Fratelli d’Italia ha votato contro, e dunque condivide il fatto che non si possano ‘calare dall’alto’ decisioni di questo tipo sulla testa di sindaci e cittadini, perché poi non vota a favore di una mozione che chiede appunto a governo e regione di concedere ai Comuni quei poteri che a oggi sono negati? Viene il sospetto che, ancora una volta, la cieca volontà di essere contro a prescindere, in uno schierarsi di parte che proprio nulla ha a che fare con gli interessi della comunità e dei cittadini. Il Partito Democratico di Carpi– conclude la segretaria – resta convintamente a favore della transizione energetica e della tecnologia del fotovoltaico, anche nella versione agrovoltaico, ma ritiene che gli enti locali debbano poter avere la facoltà di esaminare attentamente caso per caso, vagliando tutti gli aspetti legati all’impatto ambientale, paesaggistico e, ove si ravvisassero criticità, negare tali permessi. Avremo modo di incontrare la cittadinanza nei prossimi mesi, così come richiesto anche dalla Consulta Ambiente, per confrontarci, spiegare, ipotizzare soluzioni e modalità. A oggi spiace constatare che, di fronte ad argomenti così importanti e complessi, per una certa parte dell’opposizione non importa altro che tentare di speculare politicamente. Fino al punto di fare i maldestri scivoloni di ieri sera in Consiglio comunale”.
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