Umanizzazione delle Cure: l’Azienda ospedaliera di Modena protagonista del convegno presso la Camera dei Deputati
ROMA - Si è svolto venerdì 17 gennaio alle ore 11, presso la Sala del Refettorio della Camera, il convegno 'L'umanizzazione delle cure e la partecipazione attiva', nel quale sono state presentate le esperienze di Bologna e Modena per un ospedale a misura di paziente.
Percorsi di umanizzazione del ricovero attraverso palestre dove le pazienti con endometriosi possono praticare yoga, spazi esterni attrezzati con food truck per una pausa pranzo più confortevole e volontari formati per tenere compagnia agli anziani a rischio di disorientamento.
Ad aprire li lavori Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera.
A seguire gli interventi di: Massimo Fabi, assessore alle Politiche per la Salute dell'Emilia-Romagna; Chiara Gibertoni e Claudio Vagnini, direttori generali rispettivamente dell'IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna e di Modena; Francesca Gorla, Sviluppo organizzativo IRCCS AOU di Bologna; Maria Chiara Wirz, ricercatrice Service Design IRCCS AOU di Bologna; Emanuela Luppi, Vicepresidente Comitato Consultivo Misto AOU di Modena; Carlo Alboni, Responsabile Struttura Semplice di Chirurgia Ginecologica Mininvasiva e Robotica AOU di Modena; Chiara Gibertoni, Direttrice Generale IRCCS AOU di Bologna; Francesca Neviani, Dirigente Medico, Geriatria AOU di Modena; Angela Bertani, Dirigente Medico, Gastroenterologia AOU di Modena; Tanja Magni, paziente AOU di Modena. Conclusioni: Marco Furfaro, capogruppo Pd in Commissione Affari sociali della Camera.
"Oggi raccontiamo l'esperienza positiva e concreta di due Aziende Sanitarie ospedaliere, quella di Modena e Bologna, impegnate a risorse date ad attuare interventi di umanizzazione delle cure e per migliorare la qualità dei servizi offerti, costruendo un sistema ospedaliero che si adatti meglio ai bisogni di tutti, con l'obiettivo di mettere al centro le persone, migliorare significativamente la qualità delle cure e il benessere complessivo di tutti gli attori coinvolti nel sistema sociosanitario - ha detto il segretario di Presidenza della Camera e deputato Pd Stefano Vaccari in apertura del convegno - . Spiace però constatare ciò che ormai tutti sanno e che la Fondazione Gimbe ha certificato da tempo, e cioè che la dotazione di risorse del Fondo sanitario nazionale in rapporto al Pil scenderà al punto più basso mai toccato negli ultimi quindici anni: 6,05%, un livello sempre più lontano da quello dei Paesi dell'area Ocse e che ci colloca agli ultimi posti in Europa, soglia destinata scendere addirittura al 5,93% nel 2027. Ci fa piacere che il governo abbia voluto introdurre una sperimentazione sul tema che trattiamo oggi per i prossimi due anni, ma servirà immediata coerenza sulle risorse per farla funzionare. Ci auguriamo che le buone pratiche già in essere come quelle che presentiamo oggi possano servire da apripista".
Durante il convegno 'L'umanizzazione delle cure e la partecipazione attiva', ha inviato un video messaggio di saluto l'assessore alle Politiche per la Salute dell'Emilia-Romagna, Massimo Fabi, con gli interventi dei direttori delle due Aziende ospedaliere di Modena e Bologna, nonché medici e rappresentanti del volontariato impegnati sui progetti di umanizzazione.
"L'umanizzazione - ha detto il capogruppo Pd in commissione Affari sociali, Marco Furfaro, concludendo i lavori - non è un lusso. È una necessità, una priorità politica, un diritto. È il segno di una società che sceglie di mettere la persona al centro, non come slogan ma come realtà concreta. E per questo, oggi più che mai, è nostro dovere lavorare per un sistema sanitario che non solo curi, ma lo faccia rispettando e valorizzando l'umanità di chi lo attraversa, che sia un paziente, un medico o un infermiere. Purtroppo, questo governo sta andando in una direzione opposta, è una delle più grandi differenze tra di noi. Oggi - ha concluso - abbiamo voluto far conoscere e discutere con queste eccellenze proprio perché pensiamo che la sanità debba tornare a mettere al centro le persone, la loro cura e il loro benessere".
Durante il convegno, si è parlato in particolare dei seguenti progetti:
Endogym. Il progetto si rivolge alle pazienti affette da endometriosi con dolore miofasciale e dispareunia afferenti all'ambulatorio di Endometriosi e Dolore Pelvico Cronico dell'AOU di Modena e si propone di valutare i diversi benefici dati dalla pratica dello Yoga sul dolore miofasciale e dispareunia nel contesto della riabilitazione del pavimento pelvico. Tutto questo è reso possibile grazie alla collaborazione sinergica tra la Ginecologia e Ostetricia del Policlinico di Modena e la Medicina Riabilitativa, e il sostanziale contributo dei volontari dell'associazione APE Onlus. In particolare, l'AOU di Modena ha deciso di sfruttare degli spazi in orari in cui non fossero utilizzati. La palestra situata all'Ospedale Civile di Baggiovara è, infatti, diventata il luogo dove far convergere i professionisti dell'azienda (ginecologi e fisioterapisti) insieme agli insegnanti di Yoga volontari dell'associazione APE Onlus.
Tracce di Frida. L'Azienda Ospedaliero - Universitaria e la Fondazione nazionale della danza / Aterballetto hanno siglato un protocollo che ha dato vita a Tracce di Frida: il corpo resiliente. Il progetto è rivolto alle donne con Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI) sottoposte ad intervento di chirurgia addominale maggiore, associate a Spondiloartriti assiali o periferiche afferenti all'Ambulatorio Multidisciplinare delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali ed Articolari della AOU di Modena, si propone di valutare il ruolo benefico della danza sulla sintomatologia addominale ed articolare, sullo stress secondario alla patologia e sulla percezione dell'immagine corporea conseguente, avendo come scopo quello di migliorare la qualità di vita. Il laboratorio vuole essere un'occasione di incontro con il proprio corpo attraverso il movimento danzato come pratica creativa di sperimentazione, consapevolezza e gioco al di fuori degli schemi razionali del linguaggio verbale e in stretto contatto con una percezione sensibile ed espressiva di sé. È stata scelta l'artista Frida Khalo, in particolare il suo lavoro sull'autoritratto, come riferimento poetico e ispirazione del processo creativo. Saranno realizzati diversi appuntamenti, incentrati su un'attività fisica da svolgersi in presenza all'interno di uno spazio individuato dall'AOU, nel quale saranno proposti momenti di lavoro collettivo focalizzati sulla relazione e sul contatto, per costruire, in maniera dialogica, un vocabolario fisico e simbolico comune a tutte le partecipanti insieme ad un lavoro creativo individuale basato sulla produzione di un autoritratto. L'intero percorso sarà realizzato in presenza dell'equipe medica dall'AOU di Modena.
Umanizzazione in Geriatria. Questo progetto vede realizzati i primi passi all'interno dell'Unità Operativa di Geriatria dove sono presenti una stanza e un soggiorno multisensoriale per il trattamento non farmacologico dei sintomi comportamentali in relazione alla presenza di demenza o di delirium. In questo reparto, inoltre, vi è l'applicazione continua della Valutazione Multidimensionale per intercettare e quantificare la fragilità dell'anziano e i suoi bisogni specifici attraverso strumenti sempre aggiornati. Il Progetto di avvale della collaborazione del volontariato, in particolare AVO e GP Vecchi.
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