Minacciavano, picchiavano e rapinavano coetanei: arrestati cinque minorenni
MODENA - Nella mattinata di ieri, martedì 7 gennaio, personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia Locale di Modena, coordinate dalla Procura della Repubblica per i Minorenni di Bologna, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso quel Tribunale nei confronti di 5 persone (di età compresa tra i 14 e i 17 anni) gravemente indiziate a vario titolo dei reati di rapina aggravata e lesioni in danno di giovani ragazzi nel periodo compreso tra il 28 ottobre ed il 19 novembre 2024.
L’attività congiunta d’indagine, sviluppatasi attraverso la visione delle immagini di video sorveglianza e il riconoscimento da parte delle forze di Polizia e da
parte delle giovani vittime in sede di individuazione fotografica, ha permesso alla Procura della Repubblica di contestare 13 capi d’imputazione in ordine a 9 episodi delittuosi. Le condotte più gravi e tenute dai principali indagati spesso insieme o in maniera alternata si sono quasi sempre sostanziate nell’avvicinare giovani ragazzi con scuse banali o in orario notturno nel centro città o all’uscita delle scuole nei pressi delle stazioni di autobus e treni, in taluni casi minacciandoli con coltelli per poi, immediatamente dopo, accerchiarli ed iniziare a colpirli violentemente con pugni e calci. Alcune delle vittime, hanno riportato ferite con prognosi anche di 10 giorni.
In particolare, in data 28.10.24, a scopo di rapina, con violenza e minaccia consistita nell'accerchiare la persona offesa chiedendo di consegnare loro contanti in suo possesso, dopo aver insistentemente chiesto i soldi e dopo averlo ripetutamente spintonato, si facevano consegnare la somma pari a € 10;
in data 01.11.24 in concorso tra loro, con violenza e minaccia consistita nello strappare dalle tasche e dalle orecchie il telefono e le cuffie alla vittima, si impossessavano della somma pari a € 20 trovata nella cover del telefono della persona offesa;
in data 12.11.24, con violenza e minaccia consistita nell'avvicinarsi alla giovane vittima con fare minaccioso chiedendo prima la corresponsione dei contanti in suo possesso, quindi al diniego della persona offesa, afferrandolo per la felpa reiterando la richiesta per poi sottrargli i contanti, pari a € 15;
in data 14.11.24, in concorso con soggetto allo stato non identificato e senza giustificato motivo, portavano al di fuori della loro abitazione un coltello e con violenza e minaccia consistita nell'avvicinarsi alla giovane vittima, chiedendogli insistentemente la corresponsione di una somma di denaro anche puntandogli la predetta arma, compivano atti idonei e diretti ad impossessarsi dei contanti detenuti dalla persona offesa non riuscendo nell'intento per cause al di fuori della loro volontà essendone la persona offesa sprovvista;
in data 14.11.24, in concorso tra loro e con altri due soggetti allo stato non identificati, al fine di procurarsi un ingiusto profitto con violenza e minaccia consistita nell'avvicinarsi alla giovane vittima con fare minaccioso chiedendo prima la corresponsione dei contanti in suo possesso, quindi al diniego della persona offesa nel prendergli dalle mani il cellulare reiterando la richiesta, si impossessavano della somma in contanti pari a € 50;
in data 12.11.24, in concorso tra loro e con altri soggetti non identificati al fine di procurarsi un ingiusto profitto con altrui danno, con violenza e minaccia consistita nell'avvicinarsi a 4 giovani minori con fare minaccioso chiedendo prima la corresponsione dei contanti in loro possesso, quindi al diniego delle vittime, minacciandoli di picchiarli, infilavano le mani nelle tasche delle persone offese impossessandosi delle somme detenute dalle persone offese, per complessivi otto euro;
in data 14.11.24 in concorso tra loro con violenza e minaccia consistita nell'avvicinarsi minacciosamente alla persona offesa chiedendo la corresponsione delle somme di denaro in suo possesso e quindi nello strappare le cuffie indossate e nel colpire al volto con uno schiaffo la vittima anche spintonandolo così facendolo cadere a terra quindi nel colpirlo al volto con un violento pugno, una volta caduto a terra nel colpire tutti insieme la persona offesa con calci alla schiena e allo stomaco, compivano atti idonei e diretti ad appropriarsi delle somme in contanti detenute dalla persona offesa non riuscendo nell'intento per cause al di fuori della loro volontà, consistite nella ferma opposizione della persona offesa ma anche nell'intervento di terze persone che intimavano loro di smettere;
in data 16.11.24 in concorso tra loro e quindi agendo in più persone riunite, al fine di procurarsi un ingiusto profitto con altrui danno, con violenza e minaccia consistita nell'avvicinarsi ad un minore con fare minaccioso chiedendo prima la corresponsione dei contanti in suo possesso, quindi al diniego della persona offesa anche nel picchiarlo con calci e pugni, gli sferravano uno schiaffo dopo avergli messo le mani in tasca - quindi la persona offesa riusciva a fuggire ma caduto a terra veniva colpito con calci e pugni, quindi per poi fuggire di nuovo ed essere nuovamente raggiunto, fatto cadere a terra e colpito ripetutamente con calci in diverse parti del corpo cagionandogli lesioni guaribili in 10 giorni, si impossessavano del portafoglio della persona offesa e delle somme in contanti in esso contenute pari a € 30 oltre i documenti identificativi;
in data 19.11.24 in concorso tra loro e senza giustificato motivo, portavano al di fuori della loro abitazione un coltello al fine di procurarsi un ingiusto profitto con altrui danno e con violenza e minaccia consistita nell'avvicinarsi a due minorenni con fare minaccioso chiedevano prima la corresponsione dei contanti in loro possesso, quindi al diniego delle persone offese, minacciandoli con la predetta arma, si impossessavano delle somme detenute dalle due persone offese — un euro e 5 euro. Uno dei 5 indagati, destinatario della misura del collocamento in comunità non veniva rintracciato perché trasferitosi all’estero, altri 3 indagati venivano sottoposti al collocamento in comunità in diverse località anche di altre province mentre per il quinto indagato veniva disposta ed eseguita la misura della permanenza domiciliare.
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