Carcere Modena. Garante regionale e garante comunale dei detenuti: “Intervenire sul problema suicidi”
MODENA - È allarme suicidi nel carcere di Modena: tre i decessi di detenuti nelle ultime settimane. Per questo il garante regionale dei detenuti, Roberto Cavalieri, e la garante dei detenuti di Modena, Laura De Fazio, hanno visitato ieri la struttura riscontrando svariate criticità segnalate alla direzione del carcere con raccomandazioni sulla gestione dei detenuti a rischio suicidio.
“La sezione che accoglie detenuti a rischio suicidario accertato non è adeguatamente attrezzata dal punto di vista igienico e della corretta sanificazione degli ambienti. In più, rimarcano, “in quest’area del carcere, per la carenza di personale, c’è poco controllo”. Nella sezione, proseguono, “sono presenti fornetti a gas e non a caso due delle morti recenti nel carcere sono avvenute per l’inalazione di questa sostanza”. Cavalieri e De Fazio, inoltre, rilevano “una scarsa pulizia nelle camere, anche poco illuminate, con la presenza di insetti”.
I due garanti, nel chiedere con una nota rivolta alla direzione del carcere e all’azienda sanitaria modenese di intervenire su questi problemi, sollecitano, in particolare, “l’attivazione di percorsi di formazione per quegli operatori che hanno a che fare con i detenuti a rischio suicidio”.
Cavalieri e De Fazio affrontano poi il tema del sovraffollamento: “Un problema che non può essere scollegato da quanto accaduto nelle scorse settimane e per questo serve attivare subito un tavolo, aperto al territorio, al fine di individuare nuovi volontari da inserire in struttura sulle attività di ascolto e sostegno ai detenuti, in particolare per quelli a rischio suicidario”. I garanti propongono, poi, “un secondo momento di confronto con l’ordine degli psicologi, l’ordine degli assistenti sociali e l’Università di Modena con l’obiettivo di attivare tirocini in carcere rivolti a persone già formate”. Infine, sollecitano “l’attivazione di un servizio mail per le famiglie e gli avvocati dei detenuti, per garantire un filo diretto con la direzione della casa circondariale sulle situazioni di potenziale rischio per il carcerato, ad esempio per lutti, malattie di congiunti, notizie di criticità famigliari o patrimoniali o per esiti giudiziari negativi”.
Nel carcere di Modena (dati aggiornati al 31 dicembre 2024) sono presenti 571 detenuti, per una capienza di 372 posti, 25 sono le donne e 350 gli stranieri.
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