Auto elettriche, in Emilia-Romagna 76 nuove colonnine di ricarica ultraveloce Electra nel 2025
Electra, azienda specializzata nella ricarica ultraveloce per veicoli elettrici, annuncia un ambizioso piano per realizzare in Italia oltre 700 nuovi punti di ricarica ultraveloce entro il 2025, segnando un’accelerazione storica nell’infrastrutturazione del Paese. L’azienda si conferma infatti tra i protagonisti dell’elettrificazione italiana, risultando tra i principali beneficiari dei finanziamenti del PNRR destinati alle infrastrutture per la mobilità sostenibile. In particolare, Electra è il principale aggiudicatario dei fondi PNRR per quanto riguarda le infrastrutture per le strade extraurbane: si tratta di quasi 9,3 milioni di euro che consentiranno di costruire 196 infrastrutture di ricarica ad altissima potenza. A queste, se ne aggiungono altre 156 da installare sulle strade urbane, supportate da un ulteriore finanziamento di 2,8 milioni di euro, per un totale di 352 nuove colonnine. L’obiettivo del piano presentato da Electra è incrementare del 20% il numero di punti di ricarica ultraveloce oggi presenti in Italia (circa 3.600), accelerando a tutti gli effetti la mobilità elettrica nel Paese. Le nuove infrastrutture verranno distribuite su tutto il territorio nazionale, con una particolare concentrazione in regioni strategiche come Emilia Romagna (76), Lombardia (71) e Lazio (42). Al Sud, la regione più coinvolta sarà la Sicilia, con 21 nuove colonnine di ricarica ultraveloce targate Electra.
“Siamo di fronte a un'accelerazione senza precedenti per l'infrastruttura di ricarica ultraveloce in Italia, un passo fondamentale per supportare la transizione verso una mobilità sostenibile. Tuttavia, i tempi sono estremamente stretti: per rispettare la scadenza del 31 dicembre 2025 e sfruttare appieno i fondi assegnati, è essenziale che ogni attore coinvolto – dai fornitori di energia alle autorità comunali – lavori in modo tempestivo ed efficace. Solo con una collaborazione efficiente lungo tutta la catena possiamo garantire una completa realizzazione e attivazione di tutte le colonnine previste”, spiega Eugenio Sapora, General Manager di Electra Italia. “Abbiamo un’opportunità unica per dare una spinta storica alla rete di ricarica ultraveloce del Paese. È proprio su questo aspetto che dobbiamo concentrarci: per promuovere e facilitare la diffusione dell’auto elettrica, la priorità deve essere la costruzione di un’infrastruttura affidabile e capillare, capace di rispondere alle esigenze dei cittadini e delle imprese”.
Dall’Emilia Romagna alla Sicilia: dove verranno costruite le colonnine di Electra - Gli hub supercharger che verranno realizzati da Electra con i fondi del PNRR sorgeranno in posizioni strategiche per favorire la transizione alla mobilità elettrica. Le infrastrutture saranno collocate su strade urbane ed extraurbane, ad esempio all’interno di stazioni di servizio e centri commerciali. L’obiettivo è garantire un’accessibilità capillare lungo le principali vie di grande scorrimento e alle porte delle grandi città, coprendo le arterie statali, regionali e provinciali più trafficate.
A livello regionale, la distribuzione prevede l’installazione di 76 colonnine in Emilia Romagna, 71 in Lombardia, 42 nel Lazio, 36 in Piemonte, 33 in Veneto, 19 in Liguria e 18 in Toscana, concentrandosi quindi sulle zone con la più alta densità di traffico. Il progetto si estende efficacemente anche al Centro e al Sud, per garantire una distribuzione omogenea delle infrastrutture e per rafforzare le zone ad ora più sguarnite: se ne contano infatti 21 in Sicilia, 9 in Campania, 7 per Abruzzo, Marche e Puglia, 3 in Umbria. Infine, il piano di Electra prevede la realizzazione di 3 infrastrutture anche in Trentino-Alto Adige.
Scadenze strette e quorum di stazioni: le ragioni di un’adesione al bando sotto le attese - Electra risulta essere il secondo operatore per quantità di risorse assegnate nel bando PNRR, con 12 milioni di euro destinati alla realizzazione di 352 colonnine di ricarica ultraveloce.
“In Electra, siamo riusciti a cogliere questa opportunità grazie ad un approccio tempestivo e mirato: una pianificazione strategica e la presenza di numerosi siti già contrattualizzati ci ha consentito infatti di rispondere rapidamente alla riapertura - imprevista - del bando del PNRR”, sottolinea Eugenio Sapora, General Manager di Electra Italia.
Nel complesso, tuttavia, l’adesione al bando si è rivelata inferiore alle aspettative: dei 640 milioni di euro stanziati per le infrastrutture di ricarica, suddivisi tra 360 milioni per le stazioni extraurbane e 279 milioni per quelle urbane, ne sono stati assegnati solo 96 milioni. Questo si traduce in circa 3.800 colonnine di ricarica finanziate a livello nazionale, un dato ben lontano dalle oltre 18.000 preventivate.
"L’attivazione delle infrastrutture fissata per dicembre 2025, potrebbe aver disincentivato molte imprese ad aderire al bando; in aggiunta, la riapertura inaspettata ha colto di sorpresa molte aziende, che non sono riuscite a partecipare”, aggiunge Sapora, evidenziando le sfide legate all'accesso ai finanziamenti per la transizione ecologica e le problematiche che ancora ostacolano molte aziende. “Il PNRR, inoltre, richiede un adeguamento a criteri specifici e un quorum minimo di infrastrutture di ricarica necessario per poter beneficiare dei fondi, a fronte di un tasso di finanziamento non sempre sufficientemente elevato per rendere attrattivo l’investimento, soprattutto in alcune aree più isolate e con meno veicoli elettrici in circolazione: elementi che possono rappresentare ulteriori ostacoli per quelle aziende che non sono nelle condizioni di aggiornare il proprio business plan per rispettare questi requisiti”.
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