Nuovo Piano Casa a Modena, soddisfazione dell’Unione Piccoli Proprietari Immobiliari
MODENA - Mille nuovi alloggi ad affitto agevolato, da aggiungersi ai 500 già disponibili, da immettere sul mercato entro il 2026. E' questa la promessa dell'amministrazione modenese guidata dal sindaco Massimo Mezzetti per far fronte all'emergenza casa e contrastare la bolla speculativa.
Come ricavarli? Attivando un cambio di destinazione d’uso temporaneo dei numerosi locali commerciali e per uffici sfitti in città.
Bene il Piano Casa per il Comune di Modena, bene l’apertura di uno sportello di consultazione e bene il rilancio dell’Agenzia Casa. Benissimo che tutto questo si realizzi nell’ambito di una stretta collaborazione tra la stessa Amministrazione comunale e i diversi soggetti interessati: i sindacati degli inquilini, gli ordini professionali e, per quanto ci riguarda, le Associazioni dei proprietari immobiliari - si legge in una nota -. UPPI, infatti, sostiene da tempo la necessità di un Piano Casa specifico per Modena, fermo restando che deve proseguire con forza la richiesta di un Piano nazionale esteso e adeguatamente finanziato.
“Le proposte del Comune - dichiara l’Avv. Lorenzo Cottignoli, Presidente provinciale di UPPI- vanno comunque nella giusta direzione: lo sportello “Abitare Modena” fornirà ai cittadini gli strumenti per orientarsi in un ambito sempre complesso e un’Agenzia Casa in grado di gestire 1.500 alloggi (con agevolazioni per i proprietari e con la possibilità di trasformare la destinazione d’uso di uffici e negozi in abitazioni da immettere sul mercato dell’affitto) potrebbe davvero rispondere pienamente alle richieste più urgenti.
Bene anche l'interlocuzione con il Tribunale e l'Ordine Forense per prevenire ed intercettare per tempo le procedure di sfratto, ma occorre fare di più, un semplice sportello informativo in questo caso non basta: per consentire ai proprietari di locare i propri immobili con la tranquillità necessaria a non virare sugli affitti brevi, occorre che il problema sia affrontato con risorse concrete.
Restano ancora due nodi fondamentali - prosegue il Presidente di UPPI Modena - le nuove costruzioni e gli affitti di media durata per studenti e lavoratori stagionali. Sulle nuove costruzioni crediamo non si possa prescindere da un rilancio significativo dei finanziamenti dello Stato, specie se, come è stato dichiarato, si vuole agire sulla rigenerazione urbana e per di più a costi di acquisto contenuti e garantendo anche una buona qualità costruttiva, sia dal punto vista funzionale che estetico.
Sugli affitti di medio periodo, crediamo di avere idee e proposte da mettere in discussione insieme alle altre associazioni della proprietà. In particolare, si potrebbe costituire un nuovo soggetto, partecipato dal pubblico e dalle associazioni imprenditoriali, per garantire e gestire questo tipo di locazione. È comunque un atto significativo per la città -conclude Cottignoli- che Sindaco e Vice-sindaca abbiamo posto la questione della casa al centro della loro azione amministrativa: si tratta non solo di riconoscere l’urgenza del problema, ma anche di averne la piena consapevolezza, definendo proposte, percorsi e soluzioni possibili”.
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