Roberta Mulinazzi “pescatrice d’immagini”. Lasciare il posto fisso per seguire la propria passione
MIRANDOLA - La fotografia come professione e le camminate come passione, per vivere i luoghi e conoscere persone che domani faranno parte dei tuoi ricordi, magari proprio attraverso una fotografia.
Cammini che per Roberta Mulinazzi, 47 anni fotografa di Mirandola, che ne ha già percorsi tanti, molti in solitaria, ma sempre con l’inseparabile macchina fotografica, più che sfide con sé stessa rappresentano un arricchimento dal punto di vista umano e creativo.
“Il cammino fa parte della mia vita – racconta Roberta -. E’ un modo diverso di esplorare il territorio e conoscere persone nuove con cui magari fermarsi a parlare, anche solo per fare due chiacchiere. I cammini mi arricchiscono da un punto di vista umano e creativo. Ne ho già percorsi diversi, ma sto già pensando al prossimo...Nel 2022 ho percorso il Cammino degli Dei, nel 2023 parte della via Franchigena. Quest’anno a maggio sono partita per la via Vandelli da Sassuolo a Massa Carrara con un’amica, ma non l’abbiamo completato a causa del maltempo. A settembre, in solitaria, ho percorso il Cammino di Oropa in Piemonte, arrivando al santuario omonimo in tempo per la messa dedicata ai pellegrini. E’ stata una grandissima emozione. Il 16 luglio, invece, sono partita per il Cammino dell’Unione delle Terre di Castelli. Si tratta di 109 chilometri, su un percorso ad anello che parte da Vignola, sale sull’Appennino, per arrivare con tappa finale a Vignola. Ho volutamente percorso questo cammino da sola perché ho toccato luoghi familiari (mio padre è originario di Zocca), che ho vissuto quando ero piccola e dei quali ho ricordi emozionanti. E’ stato un valore aggiunto tornare in quei posti e da un punto di vista emotivo e fisico è stata un’esperienza bellissima. Finito il cammino, gli ideatori del percorso mi hanno chiesto di realizzare una mostra fotografica, che si è tenuta il 12 e 13 ottobre presso il teatro Cantelli di Vignola, dove ho raccontato il cammino da viandante. E’ stato un progetto bellissimo perché ho avuto il piacere di condividere le foto scattate lungo il percorso in una mostra ‘fisica’ e rivedere persone che avevo incontrato durante il percorso. Una grande soddisfazione che mi ha permesso di unire le mie passioni: camminare e fotografare”.
Passioni che sono rimaste anche se Roberta nel 2019 è riuscita a far diventare la fotografia il suo lavoro. Una passione quella per la fotografia che coltiva da sempre.
“Ho iniziato da piccola scattando foto alla famiglia e agli amici – ricorda Roberta -. Ho un diploma di segretaria d’azienda e per 22 anni ho lavorato come barista, portando avanti sempre la mia passione per la fotografia e tenendomi aggiornata frequentando corsi. Nel 2017 ho iniziato ad affiancare altri fotografi nei servizi per i matrimoni. Poi, nel 2019 ho lasciato il lavoro sicuro di barista per uno da sognatrice: ho aperto la partita Iva trasformando la passione per la fotografia nel mio nuovo impiego. Sono molto contenta di questo cambiamento, anche se mia madre all’inizio era un po’ preoccupata, ora però vede che sono contenta. Nel tempo il lavoro di fotografo è cambiato perché, per esempio, oggi non è più necessario avere un luogo fisico dove svolgere la propria attività, ma si può fare come freelance. Poi, ogni fotografo ha il proprio stile. A me piace la fotografia vera e naturale, senza ritocchi perché la foto contiene un racconto e deve rimanere tale nel tempo, anche se oggi i filtri sono molto richiesti”.
Roberta si occupa soprattutto di servizi fotografici per matrimoni e aziende, ma ha realizzato anche esposizioni e progetti creativi.
“Mi piacciono le mostre perché ti permettono di condividere immagini con chi ti conosce oppure ha la tua stessa passione – spiega Roberta -. Preferisco fotografare le persone per raccontare il loro vissuto e la loro interiorità. Tra i progetti che ho realizzato, c’è ‘Behind the mask’ del 2020, dove ho fotografato le persone con la mascherina che riportava scritto la loro paura più grande. Per quanto riguarda le mostre, invece, la prima ufficiale è del 2022. Il titolo era ‘Qualcosa di personale’, dove in circa 40 scatti in bianco e nero raccontavo le persone, i momenti ed i ricordi più importanti della mia vita. Nel 2023 ho realizzato le mostre ‘Nemmeno con un fiore’ esposta a Medolla, ‘Rinascita’ in occasione del 25 novembre, giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne, poi ‘Radici’ dove ho immortalato i commercianti che hanno fatto la storia della frazione di Mortizzuolo. Il prossimo progetto in preparazione per la fine del 2024, è una collezione di scatti in bianco e nero che si chiamerà ‘Dentro’. E’ un progetto di ‘fototerapia’. Per realizzarlo sono partita incontrando diverse persone alle quali la prima domanda che ho posto è stata: come stai? Partendo dalla loro risposta è nata una chiacchierata durante la quale ho scattato diverse foto per raccontare attraverso le immagini il loro mondo interiore, cogliendo espressioni, stati d’animo, sentimenti, ecc.
Oltre alle mostre, due anni fa ho realizzato il calendario ‘Tredici lune’. Adoro questo astro, mi piace fotografarlo e, in fondo, siamo un po’ tutti guidati dalla luna. Inoltre, nel 2023 dopo l’alluvione che ha colpito la Romagna, sono andata a Faenza come volontaria per dare un mano e ho realizzato un reportage”.
La fotografia ha coinvolto anche i suoi amici animali. “Ho quattro gatti e un cane di nome Dobbly – spiega Roberta -. Mi piace fotografarli, Dobbly si mette in posa e le sue foto le pubblico sulla sua pagina Instagram”.
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