“My Voice My Choice”: obiettivo 130.000 firme in tutta Europa per il diritto all’aborto
Volontari e attivisti di tutta Europa, e in particolare d’Italia, si sono uniti nella più grande raccolta firme europea per i diritti riproduttivi nell’ambito della campagna My Voice My Choice, di cui l'Associazione Luca Coscioni, promotrice in Italia, coordina le attività anche in vista della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre.
L'obiettivo finale è ambizioso: raccogliere 1 milione di firme per chiedere alla Commissione Europea e ai nuovi membri del Parlamento Europeo di proteggere i diritti all’aborto in tutta l'Unione. La campagna, lanciata ad aprile, punta con questa terza mobilitazione a superare le 900.000 firme in Europa e le 130.000 in Italia.
In Italia, la mobilitazione fino al 1° dicembre sarà massiccia, con 30 tavoli organizzati da nord a sud dalle cellule locali dell'Associazione Luca Coscioni. Le città coinvolte includono Lazio: Roma, Latina; Piemonte: Torino, Cuneo; Toscana: Firenze, Prato, San Casciano in Val di Pesa; Friuli-Venezia Giulia: Trieste; Veneto: Treviso; Emilia-Romagna: Parma, Rimini; Lombardia: Como, Cantù, Lainate; Calabria: Reggio Calabria; Liguria: La Spezia, Bolano (Ceparana), Sarzana; Sicilia: Paternò, Caltanissetta.
La più grande petizione europea per i diritti riproduttivi
Promossa da oltre 200 organizzazioni in Europa, My Voice My Choice si è affermata come l'iniziativa di raccolta firme più rapida nella storia delle Istituzioni Europee. La campagna mira a istituire un fondo europeo per garantire l’accesso sicuro ai servizi di aborto e all’assistenza sanitaria riproduttiva in tutti i Paesi membri, senza influire sulla legislazione nazionale.
Perché è necessario un fondo europeo
- Nei Paesi come Polonia e Malta l’aborto non è accessibile.
- In Austria e Germania, il costo è a carico delle donne.
- In Croazia e Italia, pur essendo legale, spesso non è garantito per la carenza di strutture e personale.
Il fondo aiuterebbe anche le donne delle comunità emarginate, prive di accesso all’assicurazione sanitaria, a ottenere cure sicure.
Concludiamo invitando chiunque voglia sostenere questa campagna a partecipare alla mobilitazione in una delle città italiane coinvolte. Ogni firma fa la differenza per un'Europa che garantisca i diritti riproduttivi e l'accesso equo alla salute.
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