A Modena un incontro sul tema dell’adattamento delle città al cambiamento climatico
MODENA - Sabato 23 novembre a Modena, si è tenuto il secondo appuntamento divulgativo River Cafè, per affrontare il tema dell’adattamento delle città al cambiamento climatico. La scelta di realizzare l’incontro in questo capoluogo nasce da alcuni progetti realizzati nella città che prevedono l’utilizzo di nature-based solutions per contenere gli effetti di eventi metereologici estremi, in particolare precipitazioni piovose, sull’ambito urbano.
Oltre alla realizzazione di parcheggi pubblici semipermeabili, desigillazione di superfici impermeabili, tetti e/o pareti verdi su edifici pubblici e privati, numerose e importanti sono state, in passato, le realizzazioni di vasche di laminazione naturali e di allargamento della sezione di canali per trattenere e regolare il deflusso delle acque durante gli eventi estremi.
L’evento - patrocinato dal Comune di Modena - si colloca nell’ambito del progetto europeo LIFE CLIMAX PO, dedicato all’adattamento del distretto del fiume Po al clima che cambia, e ha visto la partecipazione di Francesco Tornatore, dirigente di AdBPo, che ha illustrato le linee generali e gli obiettivi del progetto LIFE, Andrea Staccione di Fondazione CMCC che ha portato un contributo sulle nature-based solutions e la loro applicabilità in ambito urbano, Paola Tarocco di Regione Emilia Romagna che illustrato la carta dei servizi ecosistemici dei suoli prodotta dalla Regione e Adelio Pagotto, progettista per il Comune di Modena, che ha raccontato le iniziative realizzate sulla città a partire dal progetto “GrowGreen” di cui Modena è stata partner grazie al quale è stata realizzata una azione pilota di laminazione e trattamento nature-based delle acque immesse in un canale cittadino (cavo Cazzola).
Nella seconda parte della mattinata si è svolta la visita guidata a due aree di laminazione della città, che si trovano tra il Parco della Costituzione e il Parco della Repubblica e lungo il canale Archirola nel tratto parallelo a Via Giovanni Falcone.
“Gli eventi estremi a cui abbiamo assistito nella nostra regione sono segnali inequivocabili di una crisi climatica che richiede azioni urgenti e incisive - commenta Davide Ferraresi, presidente di Legambiente Emilia-Romagna. - I territori devono mettere in atto strategie di adattamento per contenere le conseguenze dei cambiamenti climatici: in questo senso, le nature-based solutions sono strumenti da far conoscere alle comunità locali, ai tecnici e agli amministratori locali. La seconda edizione del River Café di Life Climax Po offre un’importante opportunità per costruire un dialogo tra le comunità e gli esperti del settore affinché le azioni che verranno introdotte dai vari enti siano comprese e non osteggiate. Siamo convinti che solo un approccio partecipato, innovativo e multisistemico potrà garantire la tutela necessaria per il nostro territorio”.
Il progetto LIFE CLIMAX PO, cofinanziato dal programma LIFE dell’Unione europea, mira a promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici attraverso una gestione “climaticamente intelligente” delle risorse idriche nel distretto del fiume Po. L'iniziativa, della durata di 9 anni (2023-2032), riprende gli aspetti principali riportati della SNACC (Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici) e ne favorisce l'implementazione. Tra le numerose attività, lavora per promuovere una governance multilivello dell’adattamento climatico, migliorare la sicurezza idrica e la resilienza ai cambiamenti climatici, favorire la condivisione di conoscenze (come ricerche, progetti e soluzioni) sul clima e stimolare la partecipazione pubblica attraverso iniziative di sensibilizzazione.
Il progetto vede la collaborazione di 25 partner: Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po (AdBPo, coordinatore); Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO); Agenzia Regionale per la Prevenzione, Ambiente ed Energia (ARPAE) dell'Emilia-Romagna, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) del Piemonte e della Lombardia; Università di Bologna; Associazione Nazionale delle Bonifiche, delle Irrigazioni e dei Miglioramenti Fondiari (ANBI), ANBI Emilia Romagna; ANBI Lombardia; ANBI Piemonte; ANBI Veneto; Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC); Città Metropolitana di Bologna; Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e alle Foreste (ERSAF); Legambiente nazionale e i suoi comitati regionali di Piemonte e Valle d’Aosta, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto; Politecnico di Torino; Società Metropolitana Acque Torino (SMAT); Regione Emilia-Romagna; Regione Piemonte; Regione Lombardia; SOGESCA.
- Il trasporto pubblico che vorrei, le associazioni lo disegnano con Amo
- Mercato libero, Emilia-Romagna in linea con la media nazionale sulla luce, mentre il gas cresce meno che nel resto d'Italia
- Unimore ha conferito il titolo di professore emerito a Sonia Bergamaschi e Luigi Grasselli
- Modena parla inglese, boom di turisti stranieri in Acetaia comunale
- Sonia Bonfiglioli designata nuova presidente di Confindustria Emilia per il quadriennio 2025-2029
- Autobus, dal 23 aprile a Modena 50 corse in più sulle linee 1, 7 e 8
- Strada deformata, limite dei 30 km/h sulla via Giardini tra Maranello e Serramazzoni