La preside è sotto processo, a Camposanto e San Felice è arrivata una reggente da Carpi
Processo al sistema scuola a Sondrio, e a Camposanto e San Felice arriva una reggente da Carpi che resterà in carica per un anno. Accade perchè la dirigente nominata dall'Ufficio scolastico regionale dell'Emilia Romagna il 15 luglio scorso, Maria Rita Carmenini, è coinvolta nel processo in Lombardia dove vengono ipotizzati 123 reati sulla mala gestione delle scuole pubbliche a Sondrio. Sono 108 le persone, tra persone fisiche (prevalentemente docenti) e istituzioni scolastiche, individuate come offese.
Carmenini, già dirigente scolastico a Morbegno e Sondrio, quest'anno è stata selezionata con procedura concorsuale dal Ministero per coprire la dirigenza dell'Istituto comprensivo di San Felice e Camposanto, una scuola molto grande con due materne, le primarie e le medie di due paesi, più di 1200 studenti e oltre 180 professori, dove in estate è andata in pensione la storica preside Maria Paola Maini.
Ma mentre l'Ufficio scolastico regionale dell'Emilia-Romagna avviava le pratiche di assegnamento alla vincitrice della selezione - la Carmenini, appunto, con due decreti, uno datato il 15 luglio e uno datato il 19 luglio - procedeva in parallelo a Sondrio l'indagine sul sistema scuola che ha portato ai rinvii a giudizio e al grande processo che è ora alle prime battute.
Il decreto di nomina di Carmenini all'Istituto comprensivo di San Felice e Camposanto
IL PROCESSO AL SISTEMA SCUOLA IN LOMBARDIA
La richiesta di rinvio a giudizio nel maxi processo sulla scuola era stata depositata lo scorso 29 novembre all'esito di un'articolata indagine, diretta dalla Procura della Repubblica e affidata alla Sezione Mobile — Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Sondrio, che ha messo sotto indagine complessivamente 39 persone, in seguito "All'emersione di numerose ingerenze dell'ex dirigente (all'epoca in carica) dell'ufficio scolastico territoriale della Provincia di Sondrio nelle assunzioni del personale docente da parte dei dirigenti scolastici, nonché l'utilizzo di fondi pubblici per acquistare beni per fini estranei a quelli istituzionali ovvero per saldare debiti per spese personali sostenute dall'ex dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale".
"I reati contestati riguardano anche promesse e attribuzioni, in maniera illecita, di incarichi di docenza, borse di studio, stage e tirocini retribuiti a diversi giovani, in stretti rapporti con l'ex dirigente scolastico, presso istituti scolastici valtellinesi. Alla predisposizione e all'attuazione di bandi pubblici, talvolta costruiti ad hoc dall'ex dirigente per i candidati previamente individuati, avrebbero fatto seguito induzioni indebite nei confronti degli stessi "stagisti" affinché, in cambio dell'assunzione presso le scuole valtellinesi, versassero parte dei loro compensi connessi agli incarichi sul conto di un'associazione culturale riferibile al dirigente dell'Ufficio scolastico territoriale", si legge nel comunicato stampa del Procuratore capo di Sondrio Piero Basilone.
IL SILENZIO A SAN FELICE E CAMPOSANTO
Il processo lombardo è iniziato adesso, ma si preannuncia molto lungo, visto l'alto numero di imputati, e ovviamente le responsabilità della preside sanfeliciana sono tutte da accertare, ma intanto il Provveditorato emiliano-romagnolo ha disposto che nella Bassa debba venire un'altra persona, un incarico temporaneo di un anno. La reggente è Silvia De Vitis, specchiata dirigente scolastica dall'Ipsia Vallauri di Carpi, che dalle nostre parti si è già fatta vedere un paio di volte da settembre, dopo che la Maini aveva finito il suo incarico al 31 agosto.
De Vitis ha incontrato i rappresentanti dei genitori e anche mamme e papà dei remigini di San Felice, i piccoli che affrontano la prima elementare. Chi ha partecipato agli incontri riferisce di avere avuto un'ottima impressione, ma che del motivo per cui la preside dell'istituto professionale di Carpi sia venuta a San Felice e Camposanto non si è parlato affatto, anche se dislocare la manager di una superiore alle elementari a 40 km di distanza non è cosa da tutti i giorni. Si è parlato solo di una chiamata in "urgenza per coprire una carica"
Anche sindaci e assessori, interpellati dal nostro giornale, fanno sapere di non essere a conoscenza dell'accaduto. E l'Ufficio scolastico regionale in questi giorni non ha emesso comunicati stampa. Intanto, con i primi cittadini di San Felice e Camposanto la preside reggente De Vitis ha un incontro ufficiale il prossimo 26 settembre.
Fatto sta che diversi settimane sono passate, settimane importanti in cui si pianifica l'attività scolastica e le maestre sanfeliciane e camposantesi si sono dovute dare molto da fare. Per la preside, dividersi tra Carpi, Camposanto e San Felice non sarà facile, con scuole così diverse, poi, E cosa accadrà tra un anno?
L'ottimismo, però, non manca.
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