Più di 1200 bambini, 180 insegnanti, due comuni… e un Professionale: ecco come la preside reggente gestirà le scuole di Carpi, Camposanto e San Felice
SAN FELICE SUL PANARO E CAMPOSANTO - Più di 1200 bambini, 180 insegnanti, due comuni: ecco come la preside reggente gestirà le scuole di Camposanto e San Felice, assieme al suo professionale di Carpi, mentre la preside titolare è impossibilitata a prendere servizio per la maxi inchiesta giudiziaria in cui è coinvolta in Lombardia.
La preside reggente è Silvia De Vitis, carismatica professoressa con la passione dell'archeologia che ha accettato senza indugio di farsi carico della situazione esplosiva che si è creata tra San Felice e Camposanto, dove l'Istituto Comprensivo rischiava di restare senza vertici dopo la bufera giudiziaria che ha coinvolto a Sondrio la neopreside sanfeliciana Maria Rita Carmenini. In questi casi scatta la sospensione dal servizio in attesa dell'esito del procedimento giudiziario, che può riconoscere la sussistenza dei reati fino all'interdizione dai pubblici uffici oppure no, prosciogliere totalmente gli imputati.
Intanto in Emilia a De Vitis è arrivata una richiesta "accorata" dall'Ufficio Scolastico Regionale. Lei è già impegnata da due anni all'Istituto professionale Vallauri di Carpi, scuola di frontiera che sta gestendo con lucidità e cuore. Non è un caso che i dirigenti del Carpi, arrivati con i calciatori a scuola per una visita, siano rimasti stupiti da vedere come anche i ragazzini più "difficili" abbracciassero la loro preside con affetto.
Un aneddoto, questo, che spiega bene lo stile educativo e manageriale della preside De Vitis, pugliese colta e affabile di Taranto con ascendenze bolognesi (e che ascendenze: tra i suoi avi anche Antonio Zanolini, senatore tra i padri della patria).
A San Felice e Camposanto trova pane per i suoi denti: il nostro Istituto comprensivo è tra i più grandi d'Italia, ha un numero di dipendenti che sfiora le 200 unità, è dislocato su due Comuni con due sindaci, due assessori e due amministrazioni diverse (tra l'altro, una di centro destra e una di centrosinistra). Per non parlare dello stato delle strade e delle vie di comunicazione: fare la spola tutti giorni, con ogni clima, tra Modena, dove abita, Carpi, dove è dirigente, e San Felice dove è reggente, è una fatica erculea. Che però non la spaventa.
Preside De Vitis, il suo incarico di reggenza quando durerà?
Un anno, fino al 31 agosto 2025. Io poi chiederò il trasferimento in Puglia, come era da programmi e dove si trova la mia famiglia. Sono nel posto dove il sistema scolastico è tra i migliori al mondo, volevo fortemente venire qui e mi trovo bene, ma la famiglia è lontana.
Se il trasferimento non mi verrà concesso, e se si renderà ancora vacante il ruolo, sono a disposizione.
Il suo incarico di reggente le dà piani poteri o è come il Commissario straordinario al posto del sindaco, con poteri molto limitati?
Prevede pieni poteri. Sono qui e questo incarico voglio condurlo bene.
Ha preso un impegno notevole, tra la dirigenza del professionale di Carpi e quella del Comprensivo di San Felice e Camposanto, dovrà fare i salti mortali.
Non mi spaventa, a Carpi ho lavorato tanto per costruire un ottimo staff, sono tutti molto in gamba. E la digitalizzazione della scuola aiuta, si può davvero lavorare anche da lontano.
Ma la vedremo a San Felice o no?
Certo, specie i primi tempi c'è bisogno di essere presente. E lo farò.
Molto carico di lavoro andrà alla sua vicaria e alle coordinatrici di plesso?
Si collabora bene. Quando sono arrivata il 2 settembre qui io ho trovato tutto organizzato perfettamente, mi ha accolto la dirigente Maini per il passaggio di consegne. Insomma, tutto regolare.
Cosa ci dobbiamo attendere tra un anno? Tornerà la dirigente titolare? Si andrà avanti di reggenza in reggenza nell'incertezza e nella precarietà?
Non è noto. La titolare è stata sospesa dal servizio e questo preoccupa la società civile, il problema lo capisco. Ma tra staff e management siete in buone mani. State tranquilli.
E voglio aggiungere una cosa.
Prego.
Voglio ringraziare i genitori e le maestre che ho incontrato finora e che mi hanno accolto davvero bene.
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