L’inflazione torna a crescere a luglio: l’indice dei prezzi aumenta dello 0,8%
Nel mese di luglio l’indice generale dei prezzi torna a crescere guidato dalle spinte inflazionistiche di energia elettrica e gas, aiutate da trasporti e servizi. Incremento, pur se meno marcato, anche a livello congiunturale.
L’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) calcolato sul territorio comunale in luglio produce una variazione positiva dello 0,8% su base tendenziale annua affiancata da un più leggero incremento (+0,3%) anche a livello congiunturale, come emerge dai rilievi dello stesso indicatore, sulla base dei prezzi registrati in città dal servizio Statistica comunale secondo le disposizioni Istat.
In luglio, in particolare, risultano in crescita le divisioni abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+2,8%); ricreazione, spettacoli e cultura (+0,8); trasporti (+0,3%); servizi ricettivi e di ristorazione (+0,3%); servizi sanitari e spese per la salute (+0,1%). In calo, invece, prodotti alimentari e bevande alcoliche (-0,9%); comunicazioni (-0,8%); abbigliamento e calzature (-0,4%); bevande alcoliche e tabacchi (-0,1%). Rimangono invariati altri beni e servizi, mobili, articoli e servizi per la casa, istruzione.
La divisione “Abitazione, acqua, energetici” fa segnare la crescita più alta (+2,8%) soprattutto a causa del deciso rialzo dell’energia elettrica; in aumento anche i prezzi del gas di rete e, più leggermente, degli affitti. In aumento anche la divisione “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+0.8%) a causa delle maggiori spese per servizi ricreativi e sportivi, pacchetti vacanza, libri, giornali e periodici. In calo, invece, computer, tablet e simili e articoli per il giardinaggio.
Crescono dello 0,3% la divisione “Trasporti”, spinta dai prezzi dei carburanti seguiti da quelli del trasporto aereo passeggeri e dei servizi di manutenzione dei mezzi di trasporto, e la divisione “Servizi ricettivi e ristorazione” nell’ambito della quale apprezzamenti modesti interessano i servizi di alloggio, oltre a bar e ristoranti. In lieve crescita (+0,1%) anche la categoria “Servizi sanitari e spese per la salute”, sostanzialmente invariata con la sola eccezione delle attrezzature e apparecchi terapeutici in leggero aumento.
Tra le divisioni a segno meno, il calo percentuale maggiore (-0,9%) riguarda la divisione “Alimentari, bevande analcoliche” con flessioni più marcate per frutta e vegetali seguiti da pane e cereali e da pesce e prodotti ittici mentre le carni sono in lievissima ascesa. Calo significativo (-0,8%) anche per la divisione “Comunicazioni” (categoria a intera rilevazione centralizzata nazionale) trainato dagli apparecchi telefonici.
In discesa anche la categoria “Abbigliamento e calzature” (-0,4%) e, lievemente, anche la categoria “Bevande alcoliche e tabacchi” (-0,1%) per i calo di birre e alcolici vari mentre rimangono stabili i tabacchi (categoria a intera rilevazione centralizzata nazionale).
Risultano invariate, infine, le divisioni “Altri beni e servizi”, “Mobili, articoli e servizi per la casa”, “Istruzione”.
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