Il Governo dà parere favorevole al progetto della “bretella” Campogalliano-Sassuolo
La Camera, in sede di esame del decreto legge di conversione in legge sulle disposizioni urgenti per le infrastrutture e gli investimenti di interesse strategico, ha approvato il 29 luglio- fra le nuove opere da realizzare, nel territorio emiliano-romagnolo- la bretella Campogalliano-Sassuolo.
Il progetto prevede la realizzazione di un raccordo autostradale con origine all’intersezione tra la A22 e la A1, nei pressi di Campogalliano (provincia di Modena), e il collegamento a sud alla S.S. 467 “Pedemontana” nei pressi di Sassuolo.
Il progetto prevede due assi secondari, uno di collegamento con la tangenziale di Modena e uno di collegamento con la tangenziale di Rubiera. Lo sviluppo complessivo del tracciato è di circa 20 Km.
Il Governo si impegna a valutare la fattibilità, nei limiti di finanza pubblica, della realizzazione della bretella Campogalliano-Sassuolo, da considerarsi strumento fondamentale e funzionale ad un ulteriore sviluppo industriale del territorio interessato.
La storia del progetto è complessa e si dipana lungo un esteso arco di tempo: ha infatti superato positivamente, con prescrizioni, la procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via) e la verifica di ottemperanza alle prescrizioni nel 2005, su cui si espresse positivamente anche l’allora Ministro dell’Ambiente.
A marzo 2008 il Cipe ha deliberato l’approvazione del primo stralcio del progetto, in attesa di valutare la fattibilità finanziaria della realizzazione dell’intero collegamento.
In sede di Conferenza dei servizi (marzo 2009) la Regione ha trasmesso al Ministero il proprio parere favorevole, espressione della posizione comune degli enti locali interessati dal tracciato dell’opera.
“Sono estremamente soddisfatta di questo risultato di grande importanza per il sistema economico-produttivo del territorio, per cui la bretella sarà uno strumento fondamentale a garanzia di un ulteriore sviluppo” – ha dichiarato Daniela Dondi, deputata di FdI- Questo risultato, frutto di un intenso lavoro, giunge finalmente in porto dopo molti anni di attesa e diversi governi che si sono succeduti. Era il 2010 quando l’allora presidente della provincia di Modena dava l’opera in dirittura di arrivo e menzionava i 234 milioni di euro di finanziamento pubblico stanziati dal Governo Prodi, ma solo oggi il Governo di centrodestra ha dato il via libera alla realizzazione dell’opera”.
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