Viveva anche a San Felice sul Panaro Anna Sviridenko, la mamma 41enne vittima di femminicidio
Abitava a San Felice sul Panaro, dove era arrivata da circa un anno, Anna Sviridenko, la mamma bielorussa di 41 anni il cui cadavere è stato portato dal marito, Andrea Paltrinieri, nel bagagliaio di un'auto al Comando dei Carabinieri di Modena, l'altro giorno.
Anna, medica di Medicina nucleare, si era trasferita qui in paese alternando una settimana si e due no all'Austria, dove esercitava la professione, con i due figlioletti di due e tre anni, perchè pur nella separazione voleva avvicinarsi alla zona del marito, anche nel dubbio che il Tribunale avesse tenuto conto della cosa, e qui aveva amicizie, mamme come lei che vengono dall'Est e poteva contare sul loro aiuto per la gestione dei bambini e del lavoro. Era infatti anche specializzanda in Radiologia all'università di Modena e lì andava a studiare. Per ricordarla domani tutte le bandiere delle sedi universitarie saranno esposte a mezz'asta.
"La nostra comunità è devastata dalla notizia della brutale uccisione di una sua specializzanda in radiologia – ha scritto Carlo Adolfo Porro, rettore di UniMoRe - Il femminicidio è un cancro che non possiamo più tollerare, una vergogna che macchia la nostra umanità, e non ci sono mezzi termini per condannarla: è un atto vile, disumano e inaccettabile. È tempo che la nostra società si sollevi con forza contro questa barbarie". L'ateneo, sottolinea, starà vicino alla famiglia della vittima ed è pronto a costituirsi "parte civile nel corso del processo che si instaurerà".
Il femminicidio di Anna ha sconvolto la piccola comunità sanfeliciana. La signora abitava in via Galeazza, alla periferia del paese, in un alloggio della Società Operaia, e non c'erano mai stati problemi. Anzi, i suoi piccoli erano benvoluti e vezzeggiati; il marito non si era mai fatto vedere, raccontano i vicini.
Ma evidentemente qualcosa covava nelle cenere. Lei aveva chiesto l'affidamento esclusivo dei figli, e proprio ieri il Tribunale aveva stabilito che potessero andare a vivere in Austria, dove lei conservava la residenza e il lavoro. Il marito - Andrea Paltrinieri, 48 anni ingegnere che lavorava nell'azienda agricola di famiglia - non accettava evidentemente la fine della storia, e ha scelto la peggiore delle cose: assassinare la madre dei suoi figli.
I Carabinieri hanno trovato Anna nel bagagliaio, rannicchiata in posizione fetale con un sacchetto di plastica nero stretto al collo con un filo elettrico plastificato. Era stata precedentemente soffocata, secondo una prima ricostruzione effettuata dal medico legale, con una cintura che le ha stretto fatalmente il collo.
Domani Anna e i due bimbi sarebbero dovuti partire per il mare. Una settimana a Cervia che aspettavano entusiasti. Ma che non potranno mai più vivere assieme per colpa di una mano assassina.
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