Una cosa divertente che (forse) non farò mai più – Reportage da Rimini Wellness 1
Non ricordo esattamente come è cominciata. Di sicuro era una sera di fine inverno, di quelle umide, grigie e un po’ laide tipiche della pianura padana. Perché altrimenti non si può spiegare la mia entusiastica adesione, la mia impetuosa approvazione, il mio veemente consenso a quella folle idea.
Perché è col gelo nelle ossa e la nebbia appiccicata addosso che della frase “Andiamo al Rimini Wellness Festival?” io ho carpito solo “Rimini”.
Nella mia testa risuonava con il punto esclamativo come la cantava Lucio Dalla, mentre visualizzavo sabbie strette e mare… di colore discutibile - ma sempre mare è -, le passeggiate affollate, le musiche di Amarcord, Sandra Milo (che cara!) quando faceva Piccoli Fans e io ero a casa della nonna che mi faceva polpette e piselli, mio fratello gattonava, io avevo appena finito di imparare le tabelline del 4 e tutto sembrava possibile.
La realtà. Solo molto tempo dopo ho realizzato che sarei andata ad imbarcarmi in qualcosa di molto diverso da passeggiate a piedi nudi in riva al mare, piadina colante squacquerone per pranzo, brindisi aspettando il tramonto del sole in spiaggia.
E no, la parte sgradevole della cosa non sarebbe stata la coda da bollino nero in autostrada (“Dovevamo fare gli stradelli Guelfi, il mantra estivo di tutti i bolognesi”), la sveglia a orario antelucano per evitare la suddetta coda o il caos del PonteDelDueGiugno. No, la parte sgradevole si prospettava molto, molto faticosa visto che stavo per andare al “The Wellness Experience Show”.
E mi facevo tenerezza da sola mentre facevo l’esegesi del testo traducendo quel “Wellness” con “Benessere” ovvero massaggi, saune, dolcetti, aperitivi vegani, un buon libro e musica di qualità. No, non c’è spazio per le interpretazioni: sto davvero per andare alla fiera del fitness, l’appuntamento italiano più importante per gli appassionati di muscoli, allenamenti e corpi scolpiti. Quanto di più lontano da me, quarantenne bimamma morbida e radical chic. Radical chic da Ztl, non da pista ciclabile good vibes.
(1, CONTINUA)

Lezione di zumba
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