Mirandola, FdI: “Lavoro concreto o comparsate elettorali: la vera questione sulla situazione alla Bellco-Mozarc”
MIRANDOLA - Nota stampa dal circolo di Fratelli d'Italia di Mirandola:
"Nel pomeriggio di ieri, giovedì 13 giugno, tutte le rappresentanze della coalizione di centrodestra di Mirandola hanno partecipato alla manifestazione dei lavoratori della Bellco-Mozarc contro la chiusura del reparto produttivo, per cui ad oggi è previsto il taglio di 350 posti di lavoro, oltre a una pesante ricaduta sull’indotto. Una presenza doverosa, per portare sostegno e solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori, che stanno vivendo un momento difficilissimo e che, giustamente, rivendicano risposte e certezze per il loro futuro. Nella consapevolezza che la perdita di questi posti di lavoro e di questa capacità produttiva danneggiano tutto il territorio e le sue comunità. Per questo, oltre all’arrivo di Bonaccini, vedere il sindaco di Mirandola e tanti altri amministratori è stato un segnale importante di richiamo all’unità, perché ora ciascuno è chiamato a fare al meglio la sua parte.
I membri del direttivo della Bassa modenese di Fratelli d’Italia già nella giornata di ieri hanno prontamente e direttamente informato il senatore Michele Barcaiuolo (FDI) e il ministro Urso, che oltre a esprimere la loro personale solidarietà verso i lavoratori, si sono già attivati su questa difficile questione.
Anche per questo è risultato a dir poco stonato l’intervento del presidente della regione, che ancora in piena modalità elettorale, ha di fatto scaricato sul governo ogni margine di intervento, senza alcuna menzione dei tanti impegni presi e disattesi con questo territorio. Emblematica la più volte invocata Cispadana o il famigerato Payback Renzi-Draghi, una norma giuridicamente folle, che prevede che nel caso in cui la Regione spenda più del previsto in appalti di forniture sanitarie, questa possa rivalersi sulle aziende fornitrici di dispositivi medicali. Cioè la regione può farsi restituire soldi già pagati alle aziende stesse, per forniture già eseguite al sistema sanitario. Ad oggi si tratta di 1,1 miliardi. Abbastanza per mettere in ginocchio l’intero settore.
Questo è il vero problema: una norma “regalata” dal governo Renzi agli Italiani per finanziare i famosi 80 Euro e applicata dal governo Draghi. Per questo anche la presenza dell’ex sindaco Muzzarelli, in veste di vicepresidente della provincia, ha avuto più il sapore di un lancio di campagna elettorale per le regionali. Oggi si piange sulle ceneri di un incendio causato da una gestione regionale della sanità con i conti in rosso, che negli anni ha visto gare d’appalto con basi d’asta sempre più ridotte, che stanno strozzando anche le aziende del nostro distretto. Il senatore di Fratelli d'Italia Michele Barcaiuolo ha lavorato concretamente con il circolo di Mirandola per spegnere questo incendio, bloccando più volte il Payback con emendamenti ad hoc ed incontrando direttamente in loco dirgenti e titolari di aziende biomedicali e non, con il reale scopo di comprenderne le necessità. Senza proclami di nessun genere.
Certamente il momento elettorale non aiuta, ma ci deve essere il responsabile impegno di ciascuno per affrontare questa crisi e tutelare questi lavoratori e le loro famiglie, senza strumentalizzazioni. In questi anni a Mirandola sono stati tanti gli investimenti a sostegno della formazione professionalizzante dell’ITS e anche il nuovo corso di laurea in ‘Ingegneria per l’innovazione in medicina’, che porterà qui nel cuore del distretto biomedicale gli studenti, rappresenta una grande opportunità. Sabato mattina le lavoratrici e i lavoratori di Mozarc Medical sfileranno in corteo lungo la circonvallazione di Mirandola e noi saremo con loro!"
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