Miradola, Mozarc-Bellco. Rifondazione comunista: “No all’atteggiamento predatorio dell’azienda”
MIRANDOLA- Anche Rifondazione Comunista esprime la propria solidarietà e vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori della ex Bellco di Mirandola in lotta contro la decisione della multinazionale Mozarc Medical di chiudere la parte produttiva dello stabilimento, lasciando a casa fra tre mesi 350 dipendenti, prevalentemente donne, e arrecando un serio danno anche all’indotto.
"Consideriamo inaccettabili le decisioni unilaterali prese dalla proprietà e pretendiamo da Mozarc Medical un immediato dietrofront e l’apertura di un tavolo di confronto con i sindacati e le istituzioni che sgombri il campo della trattativa da ogni ipotesi di chiusura della linea di produzione di macchine per dialisi e relativi prodotti consumabili".
"Il distretto del biomedicale è famoso in tutto il mondo per l’elevata qualità dei suoi prodotti grazie alle competenze delle sue maestranze e grazie alle condizioni che il territorio della bassa modenese ha saputo creare. Respingiamo quindi al mittente questo atteggiamento predatorio totalmente incurante di coloro, lavoratrici, lavoratori, istituzioni e territorio nel suo complesso, che hanno reso possibile lo stesso successo imprenditoriale della multinazionale Mozarc Medical. Saremo al fianco di lavoratrici, lavoratori e sindacati per una battaglia che riguarda l’intero territorio della Bassa modenese".
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