Inclusione e nuove professioni. Costi (Pd): “Promuovere la figura dell’assistente personale”
Promuovere la figura dell'assistente personale. La consigliera regionale Palma Costi ha depositato una Risoluzione volta a ‘migliorare l'autonomia e l'autodeterminazione delle persone con gravi disabilità fisiche’ sottoscritta anche dalla presidentessa della Commissione Sanità Ottavia Soncini e dalla collega modenese Francesca Maletti.
"Con questa risoluzione – spiega la consigliera regionale Palma Costi - la Regione Emilia-Romagna, in linea con la sua tradizione di politiche innovative nel settore sociosanitario e formativo, si rileva la necessità di ulteriori livelli di formazione e di riconoscimento di competenze al fine di avere persone in grado di svolgere l ‘attività di assistente personale, in linea con norme e i principi di vita indipendente. L’ assistente personale è specificamente preparato per supportare persone con gravi disabilità fisiche ma in grado di autodeterminare la propria vita. Si configura come un normale rapporto di lavoro subordinato, dove la persona assistita ha ampia facoltà di autodeterminare il tipo di servizio, concordando direttamente con l'assistente mansioni, orari, modalità, tipo di contratto e retribuzioni in base alle norme esistenti".Questa figura, già presente e riconosciuta in altri paesi europei, è sollecitata dalle persone che oggi si vedono impedita, o limitata, una vita autonoma e indipendente in grado di assicurare la piena partecipazione alle normali attività di studio, di lavoro e di tempo libero. L’obiettivo, pertanto, è quello di formare e preparare persone in grado di svolgere queste attività lavorativa fondamentale per persone in grande difficoltà."Per questo - spiega Palma Costi- è necessario prevedere e fornire agli assistenti personali le competenze specifiche nel campo sociosanitario, oltre a capacità relazionali di ascolto e rappresentanza delle esigenze della persona assistita, per supportarne l'indipendenza nel rispetto delle sue scelte e preferenze. Questa iniziativa non solo migliora la qualità della vita delle persone con gravi disabilità ma promuove anche la dignità, l'autonomia e l'autodeterminazione, facilitando la comunicazione e l'interazione sociale. L'assistente personale, quindi, funge da importante intermediario tra la persona assistita e il mondo esterno"."Questa risoluzione - conclude la Consigliera - segna un ulteriore livello di assistenza riconoscendo l’importanza che chi si trova in condizioni di grave disabilità fisiche, possa avere un ruolo attivo nella società e nella presa di decisioni autonome sulla propria vita".
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