Unimore a Palermo per il Forum nazionale della Biodiversità
MODENA- Nasce a Palermo il Forum del National Biodiversity Future Center che rappresenta il primo grande evento scientifico del Centro nazionale per il futuro della Biodiversità, in cui oltre 600 ricercatrici e ricercatori di tutta Italia si confronteranno su temi sensibili quali la riqualificazione delle aree degradate, la conservazione della natura, il rapporto tra natura e benessere e lo sviluppo di strumenti efficaci per prevenire la perdita della biodiversità.
Anche Unimore, partner del progetto, parteciperà con un nutrito gruppo di studiosi la prof. Lorena Rebecchi, che sarà chair in una sessione del convegno dedicata alle specie aliene, la prof.ssa Lara Maistrello, la prof.ssa Elisabetta Sgarbi, il prof. Michele Cesari, il prof. Antonio Todaro, la dott.ssa Ilaria Giovannini, la dott.ssa Anush Kosakyan e quattro dottorandi Federica Frigieri, Aya Mortada, Francesco Saponi, Marco Scaramelli.
“Il Forum del National Biodiversity Future Center (NBFC) - afferma la prof.ssa Lorena Rebecchi direttrice del Dipartimento di Scienze della Vita - rappresenta il primo grande evento scientifico del Centro nazionale che si pone l’obiettivo di monitorare, conservare, ripristinare e valorizzare la biodiversità. Nel contesto attuale di cambiamento climatico, perdita di habitat, estinzione locale e globale delle specie, la biodiversità rappresenta una risorsa essenziale per l'umanità e per la salute degli ecosistemi che sono alla base della rigenerazione delle risorse ambientali. Per l’Italia, tra i Paesi del Mediterraneo più ricchi di biodiversità e di specie endemiche, la tutela e la valorizzazione della biodiversità devono essere considerate una priorità in un contesto di sviluppo sostenibile e di opportunità per i giovani. Il Forum di Palermo consentirà a 11 ricercatori NBFC, tra cui 2 RTD-a) e 4 dottorandi di Unimore assunti grazie al Centro Nazionale sulla biodiversità, di presentare, con relazioni e poster, le loro ricerche tese a conoscere, valorizzare e conservare la biodiversità animale e vegetale degli habitat terrestri e di acqua dolce italiani”.
Tanti i giovani presenti che proporranno azioni concrete per raggiungere gli obiettivi fissati da EU Biodiversity Strategy for 2030 che punta ad arrivare a proteggere almeno il 30% delle aree terresti e marine e riqualificare il 30% degli ecosistemi alterati.
Nelle giornate palermitane, che vedranno presenti anche giovani imprese e grandi aziende italiane per promuovere attività di innovazione sulla biodiversità, sarà presentato il Gateway della biodiversità, una portale di accesso e connessione dedicato al supporto della progettazione di concrete collaborazioni scientifiche e tecnologiche internazionali che riguardano il Mediterraneo.
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