L’Ordine degli Ingegneri di Modena promuove la conoscenza dell’Industria 5.0, il nuovo paradigma produttivo che coniuga tecnologia, sostenibilità e resilienza
Attivare processi produttivi che impiegano le tecnologie di ultimissima generazione ma conciliano anche tutte le problematiche socio-ambientali, reintegrando l’elemento umano al centro delle logiche industriali e realizzando ecosistemi di produzione più sostenibili e personalizzati. Queste sono le linee-guida della cosiddetta Industria 5.0, il nuovo paradigma produttivo che punta sulla sostenibilità e sulla resilienza, e che è stata definita come “una rivoluzione culturale finalizzata a rendere le tematiche della contemporaneità i nuovi perni dell’attività industriale e produttiva”.
Definita dalla Commissione Europea un “completamento dell’industria 4.0”, Industria 5.0 è stata recepita anche in Italia nel quadro del PNRR con il Piano Transizione 5.0, che stanzia circa 13 miliardi di euro in incentivi economici destinati alle imprese che investono in tecnologie software e hardware innovative per lo sviluppo della digitalizzazione ed il contenimento dei consumi, pari almeno al 3% dei consumi energetici della struttura produttiva o al 5% dei consumi energetici dei processi interessati.
Su questo fronte Modena si conferma una realtà all’avanguardia: in particolare, il tema dell’approccio all’Industria 5.0 è già al centro dell’attenzione dell’Ordine provinciale degli Ingegneri, che proprio sull’argomento ha organizzato nei giorni scorsi un evento informativo che ha illustrato principi, soluzioni ed opportunità ad oltre cento partecipanti, tra professionisti ed imprenditori.
"L'Industria 5.0 non si limita a migliorare l'efficienza attraverso la tecnologia, ma si concentra anche sul miglioramento della qualità della vita dei lavoratori e sull'armonizzazione del rapporto tra tecnologia e sostenibilità ambientale. Il nostro obiettivo è di anticipare le tendenze future e di preparare i nostri colleghi Ingegneri alle sfide che verranno” afferma Johanna Ronco, Vice Presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Modena, che assieme ai colleghi Ingegneri Paolo Felicani, Paolo Visentin, Saverio Magni, Andrea Zanotti e Giuseppe Capodieci ha promosso ed organizzato l’appuntamento informativo.
Esplorare le nuove frontiere dell'innovazione industriale e tecnologica può quindi aprire interessanti scenari per le imprese modenesi, peraltro già allenate a competere con successo sui mercati internazionali. In questo senso, inaugurando il confronto e l’approfondimento sull'Industria 5.0 l'Ordine degli Ingegneri di Modena (primo Ordine in Italia a formare ed informare iscritti ed interessati su questo complicato argomento) ritiene di poter costituire un punto di riferimento per l'innovazione e la sostenibilità.
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