Elisa Barioni: con lei la scuola si arricchisce di una nuova figura, quella dell’atelierista
A cura di Francesca Monari
Bolognese di nascita è approdata a San Felice poche settimane dopo il terremoto ed è qui che si è realizzata professionalmente.
Una professionista libera: è così che le piace definirsi. L’ennesimo esempio riuscito di chi ha abbracciato i propri interessi e ne ha fatto una professione di arte e di estro. Trasmettere il valore educativo dell’arte alle nuove generazioni, questo il suo intento.
Elisa ha da sempre una grandissima passione per la natura, per l'arte, per la letteratura, per l'infanzia e per i bambini; tant’è che dal suo arrivo a San Felice è Lettrice Volontaria del progetto nazionale Nati Per Leggere e questo l’ha portata a conoscere tantissimi bambini nel nido e nella scuola dell'infanzia.
”Dopo 12 anni nella ristorazione ho perso il lavoro. Ma anche se lavorare è necessario, questa perdita non mi ha intristita. Avevo bisogno di cambiare vita. Ho riaperto i libri per darmi la possibilità di entrare nel mondo dell'età evolutiva e mi sono formata come operatore socio assistenziale per l'infanzia”- esordisce.
Poi per concretizzare un’idea che aveva, ovvero quella di diventare atelierista, terminato il tirocinio si è specializzata prima nello sviluppo dei Linguaggi espressivi e poi in Arti terapie espressive. Per lavorare con gli asili nidi e con le scuole materne si è ispirata al modello educativo di Reggio Emilia. Il Reggio Emilia Approach è una filosofia educativa fondata sull’immagine di un bambino con forti potenzialità che apprende e che cresce nella relazione con gli altri.
“Un tratto distintivo che caratterizza il “Reggio Approach” è la presenza appunto della figura dell'atelierista che opera a scuola, non in una classe ma in un atelier; ovvero uno spazio per apprendimento creativo aperto ai bambini, alle famiglie e agli adulti” - racconta.
“Ho deciso di diventare libera professionista, o professionista libera come mi piace definirmi e di fondare NAKHES Atelier Espressivi perché ‘Vedere un bambino che ottiene un risultato può farti sentire il cuore scoppiare dalla gioia’. Nel linguaggio Yiddish questa emozione si chiama appunto nakhes" - spiega.
Oltre che seguire personalmente i progetti e le attività che propongo, sia nelle scuole che ai privati, da oltre 5 anni mi occupo di formazione per i docenti di nido, infanzia e primaria in tutta Italia grazie alla collaborazione con un Centro Studi 06.
Numerosi gli Atelier collettivi gratuiti aperti alla cittadinanza che Elisa ha potuto organizzare grazie alla rete di collaborazione con le persone e con i commercianti che le hanno fornito i materiali di recupero che utilizza per i suoi laboratori. Ed è a loro che Elisa vuol far arrivare - attraverso questo articolo- un altro grazie!.
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