Asparago Verde Di Altedo IGP: un’eccellenza dell’Emilia-Romagna
Richiesta vivace per il principe degli ortaggi, una eccellenza riconosciuta in tutta Europa. L’Emilia-Romagna produce il 7% degli 8.100 ettari coltivati ad asparagi in Italia ed è il punto di riferimento europeo per l’Asparago Verde di Altedo IGP.
Il pregiato turione viene coltivato in un areale definito dal Disciplinare di produzione IGP che va dalla provincia di Bologna a est della via Emilia fino ai comuni che costeggiano il Po in provincia di Ferrara, per arrivare fino al mare, nel comune di Lagosanto ferrarese e a Mesola.
Il Consorzio di Tutela associa oggi un centinaio di produttori, perlopiù riuniti nei gruppi cooperativi di Apofruit, Casa Mesola e Patfrut ma conta anche una rappresentanza di imprese singole.
La distribuzione del prodotto, caratterizzato da un’apposita confezione a fazzoletto con la grafica dedicata alla valorizzazione dell’identità territoriale IGP, si rivolge per il 70% alla Grande Distribuzione Organizzata, la restante quota va al dettaglio tradizionale e, in piccola parte alla vendita diretta. È in crescita la vendita sul canale Horeca.
Il mercato principale è quello nazionale che rappresenta almeno l’80%; la restante quota raggiunge il mercato europeo, principalmente Germania, Austria e Svizzera.
In GDO, l’Asparago Verde di Altedo IGP è entrato anche a far parte della linea di alta qualità Fior Fiore di Coop Italia.
Cosa rende unico questo prodotto?
L’unicità dell’Asparago Verde di Altedo IGP è determinata sicuramente dalla terra da cui viene prodotto, con le sue caratteristiche ideali per una produzione di qualità eccellente. Ma non basta questo. A fare la differenza sono le persone, la comunità dei produttori che da oltre 20 anni si impegna a valorizzare l’Asparago Verde di Altedo IGP per rimarcarne la storia millenaria, la tradizione gastronomica, la tradizione agricola.
Perché proprio in quell’areale, tra la via Emilia e il Po, si è sviluppata negli anni una coltura di qualità eccellente. Sempre grazie agli agricoltori che nei primi anni del ‘900 decisero di intraprendere un viaggio a Nantes, in Francia, per conoscere le tecniche produttive più avanzate per la coltura dell’asparago. Partendo dalla conoscenza e dal confronto con queste esperienze oltre confine è nata poi una storia straordinaria che ha fatto dell’area di Altedo, fino al Po, la zona di coltivazione più pregiata. Si deve agli agricoltori del luogo, la messa a punto delle migliori tecniche produttive, la selezione di varietà eccellenti, la capacità di valorizzare il prodotto nei mercati cittadini e di assecondarne la richiesta da tutta Italia e poi Europa. Gli asparagi verdi di Altedo erano e sono tutt’ora riconosciuti per il gusto, la consistenza tenera, il calibro elevato e la freschezza. Sono diventati eccellenza territoriale grazie alle capacità dei produttori locali e ancora oggi, il loro valore è frutto di questa capacità unica.
Le persone fanno la differenza, anche in agricoltura.
Il presidente del Consorzio Asparago Verde di Altedo IGP, Gianni Cesari – produttore di asparago da oltre 30 anni riconosce a questo prodotto un ruolo chiave nell’azienda agricola del territorio: “È un prodotto che può integrare il reddito agli agricoltori. È una pianta difficile da coltivare ma meno sensibile di altre ai cambiamenti climatici. L’impianto è impegnativo economicamente ma l’entrata in produzione è piuttosto rapida (2-3 anni dall’impianto) e si prolunga per almeno 15 anni. Credo che sia importante- conclude il Presidente Gianni Cesari - mettere a disposizione dei produttori la conoscenza necessaria per intraprendere con successo questa coltivazione così apprezzata dai consumatori e il Consorzio si impegnerà su questo fronte per rilanciare la produzione inserendo tecniche che consentano di ottimizzare i costi e aumentare la redditività della coltura anche attraverso un ampliamento del calendario di commercializzazione“.
Il progetto di promozione mette in primo piano valori e unicità del territorio
Per il biennio 2024- 2025 il Consorzio di Tutela dell’Asparago Verde di Altedo IGP è titolare di un progetto di promozione finanziato per il 70% dalla Regione Emilia Romagna nell’ambito dello Sviluppo Rurale 2023-2027 per la promozione dei prodotti di qualità.
Le attività previste dal progetto si sviluppano attraverso una strategia che mette in primo piano i valori del prodotto e della comunità di agricoltori che lo producono.
L’identità visiva fa leva sulla vocazione gourmet dell’asparago verde di Altedo IGP e sulle radici culturali dei produttori che ne determinano l’unicità.
La campagna promozionale parte dai canali social, da Instagram a Tik Tok, a Facebook, a Linkedin, si sviluppa sul canale YouTube con uno spot e una campagna ADV digital dedicata ai consumatori italiani e tedeschi, si declina poi sulla stampa mainstream con una campagna tabellare che andrà a sostenere la notorietà del prodotto e gli eventi territoriali previsti dal progetto.
Gli eventi sul territorio offriranno la possibilità di degustare il prodotto vivendo una esperienza diretta di conoscenza dell’area produttiva e i suoi protagonisti.
Dal 20 aprile apre la Sagra dell’Asparago Verde di Altedo a Mesola (FE) che proseguirà fino al 2 maggio e prevede tre momenti di degustazione il 25 Aprile dalle 16.30; il 28 Aprile dalle 16.30 e il 1 Maggio dalle 16.30.
Nell’areale bolognese invece, la Sagra dell’Asparago Verde di Altedo IGP diventerà un evento itinerante all’interno dell’iniziativa “Asparagustando” che coinvolgerà nello specifico produttori e consumatori in 4 momenti di presentazione e degustazione con connotazione anche sociale:
8 maggio 2024 – Cena IPSAR Luigi Veronelli a Casalecchio di Reno(BO)
9 maggio 2024 – Cena Mensa “Padre Ernesto” Bologna in Collaborazione con l’Associazione Cuochi Bologna Ferrara e Antoniano di Bologna
17 maggio 2024 – Cena Palazzo Pendaglia (Istituto Vergani) Ferrara Iniziativa a favore del progetto Dalla Terra alla Luna per l’inserimento scolastico di bambini autistici.
15 maggio 2024 – Cena al Quartiere Porto (Bologna) in collaborazione con l’Associazione Protezione Civile Andromeda, Cucine Popolari Bologna e Quartiere Porto. Iniziativa sociale a favore dell’acquisto dell’ecocardiografo pediatrico per l’Ospedale Maggiore di Bologna.
Complessivamente il progetto di comunicazione messo a punto dal Consorzio consentirà di raggiungere oltre 30 milioni di consumatori nei due anni di attività sia sul mercato italiano che in Germania.
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