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14 Maggio 2025
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Da Carpi al Benin, dopo Masterchef Letizia Borri porta la cucina solidale in Africa

Da Carpi al Benin, Letizia Borri porta la cucina solidale in Africa. La poliedrica cuoca carpigiana, 28 anni e una bella esperienza televisiva a Masterchef 12, lascia il blocco operativo di gastroenterologia ed endoscopia digestiva dell’ospedale Ramazzini dove lavora come operatrice socio sanitaria per portare dall'altra parte del mondo il suo progetto di cucinaterapia. 

"Poco tempo fa - racconta Letizia Borri - è nato il gruppo dei “Ragazzi di Charamille”, ente che si occupa di volontariato, viaggi di beneficenza e di progetti legati al mondo dell’alimentazione, della musica, dell’arte e della cultura. Con il gruppo dei Ragazzi di Charamille ho organizzato un viaggio in Africa. Nel prossimo agosto 2024 mi recherò in Benin per trasportare il progetto
“Cucinaterapia”, ed applicarlo attraverso un percorso educativo ed assistenziale presso orfanotrofi, villaggi e scuole. Verrò accompagnata da un gruppo di lavoro composto: dalla mia assistente, da un regista, da un’imprenditore agricolo e da un musicista. Sarà l’occasione per poter cucinare e offrire pasti bilanciati e nutrienti alle persone in difficoltà".

"Durante il nostro “viaggio itinerante”  - prosegue la cuoca - ci occuperemo non solo di donare il cibo, ma anche di regalare emozioni attraverso esperienze pratiche legate al mondo della cucina, della musica e della solidarietà.
Verrà coinvolta l’associazione no-profit “Buona Nascita” che sarà nostra fedele compagna in questa avventura; per offrire sostegno alle mamme e ai bambini in condizioni di difficoltà e povertà. Dall’unione di tutte queste competenze nascerà un documentario che illustrerà e racconterà l’esperienza realizzata".

"Per donare nella bio del mio profilo Instagram ci sono le coordinate di un piccolo conto aperto con “gofundme”, che useremo - conclude Borra - per acquistare le materie prime per preparare i pasti da donare alle persone in difficoltà e per sostenere questo progetto. Stiamo dando la possibilità a chi è interessato di partire con noi, in modo da offrire una bellissima ed unica esperienza".

Per sostenere il progetto, vai alla pagina per le donazioni

 
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Che cos’è Cucinaterapia?


Cucinaterapia è un progetto di cui sono titolare, nato a luglio 2022.
E’ il frutto delle mie esperienze pregresse nel campo
sociale/educativo.
E’ il prodotto creativo ed esistenziale nato dell’esigenza
di realizzare un “trait d’union” tra le mie competenze
professionali e una delle mie più grandi passioni: la
Cucina.
Questa idea è nata dopo aver partecipato ad un
programma televisivo nel mondo culinario, “Masterchef
Italia”, che mi ha dato la giusta spinta propulsiva e
l’entusiasmo necessario per unire il piacere e l’arte del
cucinare al mio lavoro.
Com’è strutturato?
Cucinaterapia si avvale di laboratori di cucina; inoltre
questo percorso di laboratorio è una valida opportunità
per conoscere il mondo dell’alimentazione.
Oltre che a entrare in questo mondo, per parlarne,
apprezzarlo, ed acquisirne le nozioni, i destinatari del
progetto potranno divertirsi producendo artigianalmente
pasta fresca, prodotti da forno, composte di frutta e
verdura e tanto altro.
I laboratori sono infatti prevalentemente manuali, dove
l’attivazione e lo sviluppo della motricità fine si uniscono
a quello della creatività.
Durante gli incontri verrà utilizzato materiale audio-visivo
come film e libri.
Verranno organizzate visite didattiche a fattorie, caseifici
e strutture legate al mondo agricolo e della produzione
artigianale.
I destinatari con gli operatori potranno organizzare
eventi culinari, dove poter far assaggiare le proprie
creazioni a parenti, amici ed ospiti esterni.
E’ per di più una modalità attraverso la quale potersi
conoscere ed interagire, per scoprire le differenti cucine
del mondo.
Chi sono i destinatari?
Il progetto è dedicato a persone che necessitano di un
contesto protetto, in grado di offrire possibilità sociooccupazionali, educative e ricreative.
I destinatari sono tutti i soggetti fragili, come persone
con disabilità di tipo fisico o psico-sensoriale, anziani,
persone con DCA.
Inoltre è in grado di offrire a bambini e ragazzi in genere
la possibilità di una presa di coscienza del mondo
dell’alimentazione e della cucina.
Naturalmente verrà proposto un percorso personalizzato
a seconda dell’utenza a cui sarà finalizzato il laboratorio.
Quali sono gli obbiettivi del progetto?
Il progetto Cucinaterapia mira al raggiungimento di vari e
specifici obbiettivi:
- La messa in atto di attività mirate all’acquisizione, alla
stimolazione e al mantenimento di abilità fisiche,
cognitive, psico-sensoriali, relazionali e delle autonomie
personali.
- L’integrazione sociale sia interna che esterna ai
laboratori e il rafforzamento della capacità di
relazione.
- Lo sviluppo della creatività e delle capacità manuali.
- Il miglioramento delle capacità di autocontrollo e di
comunicazione, lo sviluppo delle capacità di autocritica e
la presa di coscienza.

• - La stimolazione e l’acquisizione delle tecniche di base,
la capacità di lavorare in gruppo al fine di acquisire le
abilità di progettare ed eseguire le fasi di lavorazione e
le tecniche specifiche del laboratorio.
- Lo sviluppo della comunicazione e l’espressione del
nostro mondo interiore attraverso la cucina.
- La conoscenza del mondo dell’alimentazione e della
storia gastronomica.
Ma soprattutto: DIVERTIRSI INSIEME!
Perché scegliere di partecipare ad un laboratorio
di Cucinaterapia?
Il cibo come l’arte e la musica è un elemento
fondamentale della nostra vita.
Il cibo è comunicazione, socializzazione e unione.
In alcuni casi è stato una vera e propria medicina!
Il mio laboratorio vuole dimostrare come la cucina e
l’amore per il cibo possono abbattere le barriere morali e
sociali che la società di oggi, purtroppo, a volte pone.
Si pensi alla gioia e alla soddisfazione di una persona
con handicap, o di un bambino nel sapere di aver
prodotto qualcosa di unico, artigianalmente, tramite un
metodo innovativo.
Si pensi ad un anziano che racconta della sua pietanza
preferita, rievocando ricordi felici del passato.
Verrà naturale giocare, scoprire, sperimentare ed
esprimersi attraverso la cucina e la propria cultura,
comunicando con il mondo che ci circonda.
Un percorso non solo terapeutico, ma altresì formativo e
ricreativo, in grado di dare ai partecipanti la possibilità di
raccontarsi attraverso ciò che si crea, di divertirsi e
socializzare.
Questa è Cucinaterapia.
Le tempistiche e le modalità di esecuzione degli incontri
saranno totalmente personalizzati.

 

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