Cinema Teatro Comunale di Bomporto, con “Dervish” si conclude la Stagione 23/24
BOMPORTO- La danza contemporanea protagonista dell’ultimo spettacolo in cartellone al Cinema Teatro Comunale di Bomporto. Sabato 23 marzo, alle 21 - nell’ambito della Stagione teatrale 2023/2024 curata da ATER Fondazione in collaborazione con l’Amministrazione comunale – va in scena “Dervish”: l’artista turco Ziya Azazi interpreta in chiave contemporanea le danze della tradizione sufi. Biglietto intero 12 euro, ridotto 8 euro, ridotto soci Coop 10 euro. La tappa di Bomporto della nuova tournée di Azazi è la prima e unica in Nord, Centro e Sud Italia, le altre quattro date tutte in Sardegna.
Lo spettacolo si compone dei due lavori ‘Azab’ e ‘Dervish in Progress’. Idea, coreografia, danza: Ziya Azazi; musiche prima parte (Azab): Uwe Felchle; musiche seconda parte (Dervish in Progress): Mercan Dede; disegno luci originale Lutz Deppe, ricreato da Francesco Servettini; costumi: Ischiko; produzione Za&Office; tour realizzato con il sostegno di Naturalis Labor. Durata: 60 minuti, con un intervallo di 15 minuti.
Ziya Azazi è stato influenzato dal Sufismo, una filosofia esistenziale, nella sua formazione di danzatore e uomo. Il misticismo è il nucleo del Sufismo, che esplora la ragione della creazione dell'uomo e dell'universo in cui vive. Secondo questa filosofia che studia la casualità dell'esistenza, l'uomo è un essere che ha bisogno di crescere e di essere illuminato.
“Dervish” è il porto di arrivo di questo percorso. Nel Sufismo ci son 4 porte: la Legge, il Cammino, la Consapevolezza e il Discernimento. La porta della Legge è la prima ed è il gradino più basso del viaggio. Giunti alla porta del Cammino, il pensiero di diventare una pura entità matura attraverso la pratica e la ripetizione. La porta della Consapevolezza è il punto dove si giunge alla pura realtà e si trasmette conoscenza agli altri.
‘Azab’ descrive lo sforzo dell'uomo nell'attraversare queste 3 porte. Nell'esprimerlo, l'artista spesso sfrutta la rotazione su piano orizzontale. La ricerca che viene portata sul palco è sia filosofica che artistica. Il viaggio termina nel conoscere e riconoscere se stesso proprio alla porta del Discernimento. ‘Dervish in Progress’ parte da quest'ultima porta. Qui il senso di completezza e di gioia sono visibili in ogni movimento dell'artista. La chiarezza del corpo sul palco si fonde con l'imprevedibile movimento della gonna. La grazia della rotazione riflette il luogo in cui la sua mente si trova nel compiersi del viaggio.
Ziya Azazi, che ha superato le porte della Legge, Cammino e Consapevolezza in ‘Azab’, apre le porte del Discernimento in ‘Dervish in Progress’.
‘Dervish in Progress’ è la seconda parte della performance di Ziya Azazi. Egli ci aspetta con le sue gonne sulla soglia dell'ultima porta del Sufismo, il Discernimento, e riflette la sua gioia di conoscere, riconoscere e di andare oltre se stesso condividendo questo momento con il pubblico. Le gonne usate sono un elemento indispensabile nella sua danza. Cambiano forma costantemente durante tutta la performance. Non sono solo costumi ma diventano una vera e propria parte di lui, un partner, un mantello, una coperta dietro cui nascondersi. Le rotazioni ripetute aumentano sia la consapevolezza fisica che la consapevolezza meditativa.
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