Estetica, espressività e decorazione | Il Liberty inusuale a Cavezzo
A cura di Francesca Monari
Ed eccoci ad una nuova uscita dedicate all’Art Nouveau, la rubrica nata dalla collaborazione con Sara Zoni.
Un’occasione unica per fare un vero e proprio viaggio alla scoperta dello Stile Liberty locale. Ferro, vetro e cemento, sapientemente lavorati, ci condurranno in un mondo colorato e a tratti stravagante, dalle forme morbide e sinuose e dalle linee fluide ed eleganti.
A Cavezzo, poco lontano dal centro, esiste un edificio che al primo sguardo appare completamente privo di qualsiasi riferimento ai fasti dell'Arte moderna, ma che ad uno sguardo più attento è in grado di raccontare un aspetto altrettanto importante, inusuale e spesso tralasciato dell'arte Liberty.
Lungo la strada che dal centro porta verso lo stadio poco più avanti sulla destra sorge un edificio abbandonato dalle ampie finestre ricurve.
Guardandolo bene può suscitare emozioni contrastanti: la porta completamente arrotondata e le finestre circolari del piano terra danno la sensazione di trovarsi di fronte alla casa di una creatura fantastica.
L'edificio, datato probabilmente al 1911, fu costruito in origine come fabbrica di insaccati ma fu in seguito destinato a Deposito Agrario. Probabilmente fu realizzato contemporaneamente alla vicina casa padronale che all'epoca era proprietà dei Rebucci. I dettagli Art Nouveau si trovano nell'utilizzo della forma circolare delle finestre, della porta al primo piano e nell'utilizzo della trifora a motivo semicircolare presente sempre al primo piano.
Questo edificio adibito a Deposito Agrario ci narra un'altra storia rispetto a quella più tradizionale e consueta che solitamente si tende ad associare all'Art Nouveau ed è la storia della nostra terra. Di un passato in cui l'attività agricola era il principale sostentamento, di duro lavoro e di povertà per molti.
Si tratta di uno straordinario esempio di come l'Art Nouveau abbia permeato la cultura locale come dimostra l'uso del mattoncino per la facciata e di come lo stesso territorio abbia influito nella scelta dei materiali e nella destinazione d'uso. La natura dell'edificio ci ricorda che l'arte non si associa esclusivamente a fasto e lusso, ma si trova ovunque, in ogni angolo e in qualsiasi forma.
Ancora una volta questo edificio costituisce la prova che la bellezza si trova in ogni luogo e racconta sempre una storia che spesso ci fa capire qualcosa di più delle nostre radici. Grazie al nostro sguardo attento e alla capacità di saper cogliere la bellezza in ogni dove questi edifici dimenticati e trascurati possono continuare a vivere a raccontarci qualcosa in più sulla nostra di storia.
Crediti_Sara Zoni, che trovi anche qui: https://www.instagram.com/storieinliberty/
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