Caso Barozzi, Giovani Democratici contro il ministro: “Valditara se ne lava le mani”
MODENA- “Il ministro Valditara non si è neppure preoccupato di capire la gravità di quanto accaduto al Barozzi - commenta Anna De Lillo, responsabile “Provincia a misura di studente”’ della Segreteria provinciale dei Giovani Democratici di Modena.
“Infatti, nelle sue dichiarazioni, ha semplicemente riportato la cronaca dei fatti, confermando la possibilità per lo studente, rappresentante d’Istituto, di appellarsi contro la sanzione all’Ufficio scolastico regionale”.
“Non che ci aspettassimo molto altro dal ministro, visti i pregressi su come ha gestito altre situazioni di questo tipo, ma non per questo siamo disposti a lasciar passare tutto in sordina. Per questo motivo – prosegue De Lillo - non solo ribadiamo la nostra solidarietà, ma continueremo a essere al fianco degli studenti e delle studentesse nel sostenere la protesta, perché non si può essere puniti per aver fatto il proprio dovere, ovvero rappresentare gli interessi degli studenti. La scuola deve essere un luogo di libertà e di diritti, non può essere la stessa istituzione a soffocarli.”
“In sostanza, il ministro se ne è lavato le mani - continua Matteo Silvestri, segretario provinciale dei Giovani Democratici – rimettendo la valutazione sulla legittimità della sanzione all’ufficio scolastico regionale. Per tranquillizzare il senatore Barcaiuolo, qui nessuno mette in discussione l’autonomia scolastica, che è e rimane un valore; ma non si può mettere la testa sotto la sabbia fingendo che questa vicenda non possa creare un grave precedente su cui la politica è chiamata a interrogarsi e a dare risposte”.
“D’altronde proprio in questi giorni abbiamo letto che un altro studente, sempre del Barozzi, potrebbe vedersi recapitare la stessa sanzione per le medesime ragioni, a dimostrazione che la sospensione potrebbe essere utilizzata come deterrente o punizione per altre analoghe situazioni future. Allora è proprio qui che il governo, attraverso i propri rappresentanti, dovrebbe dirci cosa intende fare e quale sia la propria idea di scuola: altrimenti le dichiarazioni di circostanza, prive di atti concreti, rischiano di restare parole vuote".
"Noi Giovani Democratici continueremo a batterci perché la scuola diventi sempre più un luogo in cui la popolazione studentesca venga ascoltata e considerata, divenendo parte attiva e integrante della comunità scolastica, attraverso un aumento della rappresentanza studentesca nei consigli d’istituto”.
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